Il cibo è sicuramente fonte di energia per il nostro organismo, ma anche piacere per il palato e elemento intorno al quale si sviluppano politiche sociali ed economiche dalle quali dipendono il futuro nostro e del nostro Pianeta. Per offrire nuovi spunti di approfondimento e riflessione su quanto accade intorno al mondo del cibo torna Tutti nello stesso piatto (www.tuttinellostessopiatto.it ), il festival organizzato da Mandacarù Onlus, cooperativa di commercio equo del Trentino e da Altromercato, la maggiore organizzazione di commercio equo e solidale in Italia e una delle maggiori a livello mondiale (www.altromercato.it ).

La kermesse, giunta quest’anno alla settima edizione, andrà in scena a Trento dal 3 al 29 novembre tutti i martedì e mercoledì al cinema Astra, dalle 19 in poi, tutti i giovedì al teatro Sanbàpolis, dalle 18.30 in poi, e tutte le domeniche, dalle 10.30 alle 12.30, al Cinema Astra. In cartellone quest’anno 32 opere cinematografiche e una mostra fotografica, che offriranno un punto di vista nuovo e diretto sulle trasformazioni in corso ai quattro angoli del pianeta, dalle rivoluzioni ai mutamenti più silenziosi che stanno avvenendo in Paesi apparentemente remoti.

Il sistema politico, economico e sociale in cui viviamo – commenta la presidente di Mandacarù Piera Sterlini – ci obbliga a essere cittadini del mondo, informati di quanto accade e consapevoli delle conseguenze delle nostre scelte anche più piccole. Ci auguriamo che questo festival possa essere un’occasione di riflessione sul tema del cibo per interrogarsi e confrontarsi sulle infinite contraddizioni del mondo alimentare”. “Intorno al cibo – aggiunge la direttrice artistica del festival Beatrice De Blasi – ruotano bisogni, piaceri ed equilibri internazionali. Il problema del nutrimento dell’uomo e della Terra è una delle principali sfide dell’umanità. E non a caso l’Expo 2015 di Milano ha scelto Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita come tema centrale. Ma sappiamo cosa significa? Che cosa si intende per sovranità alimentare e perché riguarda il nostro Paese?”.

Ad accompagnare le proiezioni cinematografiche quest’anno ci sarà la mostra fotografica “Land grabbing or land to investors?”, ospitata dal 7 al 29 novembre presso lo spazio archeologico sotterraneo del Sass a Trento. Una serie di scatti che esaminano la pratica del “land grabbing”, per cui investitori stranieri affittano dal Governo etiope larghi appezzamenti di terra per coltivarvi colture da esportazioni. Se da un lato i promotori declamano esclusivamente le possibilità di sviluppo offerte in questo modo, dall’altro i critici sottolineano come l’Etiopia continui a dipendere dagli aiuti alimentari mentre la sua terra viene coltivata a beneficio di altri. Confermato anche per l’edizione 2015 “Schermi & Lavagne”, la proposta che Mandacarù dedica al mondo della scuola per sensibilizzare ragazzi e bambini al dialogo interculturale attraverso la scoperta del cibo e di culture e tradizioni da tutto il mondo. L’iniziativa, che quest’anno si rivolge a circa 2500 ragazzi e ragazze nel 2015 di età compresa tra i 6 ed i 18 anni, propone un programma di cartoni di animazione, film e documentari per approfondire i diversi temi del festival e che, attraverso il linguaggio cinematografico, hanno l’obiettivo di sviluppare un percorso educativo con i ragazzi e con gli insegnanti.

La serata conclusiva del festival, con la proclamazione dei vincitori, si terrà giovedì 26 novembre presso il teatro Sanbapolis. I vincitori nelle categorie di miglior cortometraggio e miglior lungometraggio saranno proclamati dalla giuria del festival, composta da professionisti del mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura, mentre la migliore fiction e il miglior lungometraggio saranno votati dal pubblico in sala. Il compito di assegnare il premio speciale alla migliore opera sui Diritti Umani spetterà invece alla giuria di Amnesty International.

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