Cristiana Capotondi è nata attrice, almeno nel senso che è cresciuta sui set, della pubblicità prima, della TV dopo. Poi è arrivato il cinema. A soli 12 anni è la protagonista femminile dei noti spot di Maxi Bon, diretti da Daniele Lucchetti, e sempre a 12 anni è fra gli interpreti di una fortunata serie televisiva Amico mio, con Massimo Dapporto. A quindici anni fala sua prima apparizione sul grande schermo, con Vacanze di Natale ‘95 al fianco di Massimo Boldi. Ma è il ruolo della liceale Claudia nel film Notte prima degli esami di Fausto Brizzi a farle fare il “botto” e a regalarle la notorietà che ha oggi.

[oblo_image id=”2″]E’ diventata nota con film popolari e generazionali, ma a nostro personalissimo giudizio, e dopo averla ascoltata alla Casa del cinema, dove era ospite nell’ambito della rassegna dedicata ai Nuovi volti del cinema italiano, il suo meglio deve ancora darlo, e potenzialmente Cristiana ha ben altre frecce al suo arco, perché ha un viso e soprattutto l’atteggiamento di chi fa sul serio, di chi amerebbe giocare con ruoli ben più profondi. Cristiana ha occhi teneri e puliti, un viso dolce avvolto da riccioli e l’aria sbarazzina di una ragazza giovane, ma appare solida e matura, ben più dei sui 27 anni. Si è presentata al pubblico della Casa del cinema dopo la proiezione del film Come tu mi vuoi, in cui è una ragazza bruttina, che per piacere al suo lui dovrà trasformarsi anche fisicamente.

Come ti sei sentita nei panni di una “bruttina” tu che sicuramente non lo sei? Tutti noi ci sentiamo a volte goffi e brutti anche quando rimandiamo una immagine diversa, e io sono una che si sente spesso così. Per quanto riguarda il film devo dire che mi ero affezionata al mio personaggio, e quando ho dovuto togliere definitivamente la parrucca e i brufoli, beh devo dire che mi è mancata molto.

Hai solo 27 anni ma sei già una veterana del mondo della Tv e del cinema, sono ben 27 i film che hai già all’attivo, e nonostante questo grande impegno sei riuscita a laurearti con lode, come hai fatto? L’ho voluto fortemente e ci sono riuscita. Certo non ho potuto studiare quello che davvero volevo, cioè ingegneria navale, se lo avessi fatto non sarebbe stato possibile lavorare nel cinema. Mi sono laureata in Scienze della Comunicazione, rubando tempo al lavoro, e lavoro allo studio, ma è stato bello anche così.

Due personaggi adolescenziali, sia in Notte prima degli esami, che in Come tu mi vuoi. Perché ti riescono così bene? Credo che non sia stata solo la mia abilità a renderli “veri”, credo piuttosto che in quella particolare fase della vita che è l’adolescenza siamo un po’ tutti simili; è da adulti che diventiamo diversi, che ognuno tira fuori il proprio carattere.

Ti piacciono le sfide, e non ami i bis. E’ stato clamoroso il tuo no al sequel di Notte prima degli esami. Perché hai deciso di cimentarti in ruoli diversi e di non cavalcare il successo ottenuto? Cerco nelle mie scelte di non farmi prendere dal sentimentalismo, non ho voluto essere la protagonista di “Notte prima degli esami – oggi” perché ritenevo la mia una esperienza unica e non volevo ripeterla. Ho preferito girare i “Viceré” di Roberto Faenza perché ero attratta dal mio personaggio, lì ero una ragazza secondo me “borderline”, una che vive dalla parte del bene, ma in realtà facendo il bene produce il male.

Nel tuo modo di essere attrice a chi ti sei ispirata? Sono una spettatrice attenta, vado molto al cinema e ho i miei gusti e le mie preferenze, ma non mi ispiro a nessuna, credo che ognuno di noi sia diverso dagli altri, ognuno ha il suo percorso da fare. Se parliamo di chi mi piace, allora sì, credo che la più grande sia Meryl Streep.

La coppia Vaporidis-Capotondi è ormai considerata un indice di successo. Come è stato lavorare con lui? Conosco Nicolas dai tempi del liceo, e per di più abitiamo nello stesso quartiere. E’ stato buffo ritrovarci a fare film insieme. Lo trovo un bravo attore, oltre che un dolce ragazzo.

Che rapporto hai con la stampa e con le critiche? Ben vengano le critiche, anzi è grazie a quelle che ti guardi dentro, ed anche quando sono dure, è giusto che sia così. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni liberamente e di dare i suoi giudizi. Non sono una che polemizza, anzi…

Il cinema è il tuo mestiere, o in fondo sogni ancora di diventare un ingegnere navale? Adesso è il mio mestiere sicuramente, l’ho capito facendolo, piano piano, film dopo film, ma una cosa è certa, non deve esserlo per forza, non escludo che nella mia vita possa fare dell’altro. So soltanto che vivo per sentirmi libera, e non ho paura quasi di niente.

Advertisement