[oblo_image id=”3″]Se il Natale è la festa più importante dell’anno, la scelta di cosa portare in tavola non può non essere carica di tensione, dovuta al timore di non incontrare i gusti del parentado e di vedere lievitare in pochi giorni il volume dei propri fianchi.
Cominciamo da quest’ultimo problema, che si risolve da sé: a Natale si ingrassa, i pantaloni andranno per un po’ di tempo stretti, ma chi avrebbe il coraggio di sedersi al tavolo del cenone del 24 (e dei pranzi del 25 e del 26, nonché la cena del 31…fino ad arrivare all’Epifania) e mangiare insalata poco condita e gallette di mais?
A Natale si mangia, non c’è altro da fare! Appurato questo..decidiamo cosa! Ed è qui che c’è il secondo intoppo. Nel corso della sua storia l’uomo ha sempre dovuto affrontare prove dure e fare ardue scelte: bene o male? Destra o sinistra? More o Bionde? Essere o non essere? Ebbene, in realtà esiste un solo, unico dilemma insolvibile che assilla il genere umano (ma possiamo, per comodità, restringere il campo alla sola popolazione italiana) pressappoco in questo periodo: pandoro o panettone?

Liscio, farcito, con o senza glassa, ripieno di crema, cioccolato o gelato, con o senza uvetta o frutta candita, il panettone è, per tradizione, il dolce delle feste di Natale. Soffice e leggero, spolverato con zucchero a velo, il pandoro è l’altra proposta per un brindisi a tutto tondo.Il pandoro è elegante, raffinato, etereo, il giallo intenso ricorda la carta dei doni di Natale, lo zucchero a velo, impalpabile come una cipria, rammenta la neve fresca: per chi ama le situazioni paradisiache è il dolce degli angeli; burroso, dal carattere schivo e riservato, è il buono al femminile, timido, ma non certo debole. Il panettone, invece, è un dolce di carattere, una delizia al maschile. La sua crosta, cotta al forno (buonissima da raspare quando si attacca sulla carta dell’involucro), mostra un piglio deciso, forte: per chi ama i cibi più complessi, main un mix di sapori e profumi equilibrati.

Supermercati, bar e pasticcerie ostentanoun ampiocorredo di queste bontà: lasciamoci tentare…il 7 gennaio si penserà a rimediare!

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