Era il 1967 quando George, Ringo, Paul e John andarono in India a meditare. I quattro Beatles continuarono una rivoluzione culturale iniziata molto tempo prima, le filosofie orientale sono sempre state ammirate dagli addetti ai lavori, ma grazie ai Fab Four parole come yoga e meditazione entrarono nelle case di tutti per via dellla risonanza mediatica che avvolgeva i ragazzi di Liverpool. Da lì i Beatles inserirono nella canzone che viaggia ora per lo spazio (Across the Universe selezionata dalla Nasa come segnale da trasmettere per un possibile contatto extraterrestre) i versi Jay Guru Deva Om (un mantra traducibile come Guru sei la mia forza).

[oblo_image id=”1″]Il rapporto con il Maharishi Mashesh non fu però duraturo e non tutti apprezzarono il lavoro svolto in India, solo il mistico del gruppo George Harrison sembra uscirne arricchito, vedi il suo sviluppato interesse per l’oriente, il sihtar e il mitico concerto per il Bangladesh. Lennon invece non risparmiò polemiche al suo maestro indiano nella canzone Sexy Sadie.

A 91 anni, questa mattina alle sette si è spenta una luce e un altro pezzo della fantastica storia dei Beatles che se ne va.

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