[oblo_image id=”1″] “Sono il re del mondo” gridava Cassius Clay dopo aver conquistato per la prima volta la corona di campione mondiale dei pesi massimi. In pochi allora prevedevano che quel ragazzo irriverente, sempre pronto a schernire avversari o giornalisti avrebbe avuto davanti a sè una carriera leggendaria. Nessuno poteva immaginare che sarebbe diventato il personaggio sportivo più importante del ventesimo secolo. David Remnick ci accompagna sul sentiero tracciato dalla stella di Louisville con una narrativa suggestiva dove si intrecciano incontri, ritratti, aneddoti fondendo la storia della boxe con quella dell’America degli anni sessanta e settanta. Mohammad Ali, alias Cassius Clay, non viene incensato in modo pedante. Il libro mostra tutte le sfaccettature umane del campione senza omettere difetti o contraddizioni.

Il tratto distintivo di Muhammad Alì era e rimane il voler prendere sempre posizione, lo schierarsi in modo netto; rifiutare la diplomazia quando è sinonimo di compromesso, codardia, ipocrisia. Non risparmiarsi dentro e fuori dal ring, mostrare il proprio volto con lo stessa sguardo fiero a vent’anni vantandosi della propria bellezza o a sessant’anni nonostante il Parkinson continui il suo lacerante processo di annientamento. Non si tratta di una banale biografia celebrativa. E’, invece, uno spaccato di una società – quella americana – divisa tra aneliti di libertà e discriminazioni razziali, tra voglia di cambiamento e rigurgiti conservatori. Il pugilato diventa una metafora della vita: Remnick ci conduce nelle atmosfere sfarzose e inebriate di fumo delle grandi arene dove si svolgevano i match per i titoli mondiali facendoci riassaporare le sensazioni dei protagonisti dal campione buono Patterson al toro scatenato Liston, dalla maschera imperturbabile di George Foreman fino all’incredulità di Larry Holmes. Una lunga intervista con Muhammed Ali, ormai gravemente malato, chiude il libro.

Ma nello spirito del personaggio non c’è spazio per la rassegnazione: a nessuno è negata la possibilità di combattere. Un avversario da sfidare lo si trova sempre.

Il re del mondo di David Remnick

Traduzione Valeria Galassi

Editore: Feltrinelli

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