Albert Einstein avvertiva: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”. E così nel 2014 capita ancora di assistere a commenti avvelenati dal razzismo e dall’assoluta incapacità di di vedere al di là del proprio naso. Continuano, infatti, le polemiche sull’elezione di Cioma Ukwu come Miss Livorno. La quindicenne nigeriana è stata vittima di insulti e attacchi discriminatori sul web dopo aver ricevuto la fascia che ne celebrava la vittoria. Sui social sono apparsi commenti spregiativi nei confronti della giovane, “colpevole” secondo i soliti ottusi di non rappresentare la bellezza locale a causa del colore della pelle. Cioma ha risposto prontamente: “Sono nata qui, sono una di voi” ed è bene ripetere come le istituzioni si sono prontamente schierate al suo fianco. L’assessore Nicola Perullo ha scritto: “Livorno è quella città in cui alcuni fini pensatori dibattono domenica 24 agosto 2014 sulla legittimità della scelta della nuova Miss Livorno, Ukwu Cioma. Tra l’altro, io ero in giuria ed è stata una delle ragazze a cui ho dato il massimo punteggio. Qualcuno ha qualche problema?”. Anche il Presidente della regione, Enrico Rossi, ha voluto prendere posizione dissociandosi da coloro che hanno accusato l’organizzazione e la giura di Miss Livorno : ” Cioma Ukwu, quindicenne di origini nigeriane, è stata eletta #MissLivorno e sul web sono apparsi alcuni interventi offensivi e razzisti.A #Cioma esprimo sostegno e vicinanza. La Toscana che mi piace sconfigge l’ignoranza con l’#inclusione e la #bellezza“. Più articolata e sempre di grande civiltà la risposta del sindaco Filippo Nogarin: “Come sindaco di Livorno sono certo di interpretare il comune sentire dei miei concittadini esprimendo a Ukwa Cioma la massima solidarietà e vicinanza per le inaudite offese che le sono state rivolte sui social network e sulla rete, dopo la sua vittoria del locale concorso di Miss Italia. Chiedo scusa a nome della Città a Cioma e alla sua famiglia per questo gravissimo episodio di intolleranza, sicuramente non rappresentativo e degno di una città che sin dai tempi delle Leggi Liburnine non ha mai conosciuto ghetti, ed è sempre stata conosciuta per la tolleranza e apertura verso tutte le religioni e le nazionalità.La reazione di grande dignità di Cioma è una lezione di stile per tutti coloro che l’hanno così stupidamente offesa e dimostra come, nonostante la giovane età, questa ragazza meriti rappresentare la nostra città, non solo per la sua bellezza. Sarò contento se potrà esprimerle questi sentimenti di persona, in Palazzo Comunale”
Miss Livorno, insulti razzisti e scuse sul web
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