Afferrare le redini di una vita nuova
Afferrare le redini di una vita nuova

Recensione Afferrare le redini di una vita nuova

“Siamo davvero sicuri che rinchiudere un uomo in una cella, privandolo di tutto ciò che è umano, possa generare un individuo migliore?”
Questo il dilemma posto dal libro “Afferrare le redini di una vita nuova“, a cura di Fabio Pierangeli, che vuole porre l’attenzione sul tema delle carceri italiane. Testimonianze, scritti e storie direttamente dal carcere, che portano alla luce una condizione che si appresta a cambiare notevolmente. Infatti negli ultimi anni varie sono state le iniziative per portare la letteratura oltre le sbarre, come quella tra la casa circondariale di Rebibbia e l’università Tor Vergata di Roma, al fine di avvicinare i detenuti alla cultura. Il libro vuole convincere riguardo la necessità di istruzione in carcere, con il fine di dare ai condannati quegli strumenti mancanti per intraprendere la “retta via”. Non va dimenticato che, in alcune zone degradate, i bambini crescono senza avere gli strumenti per distinguere ciò che è bene e ciò che è male, troppe volte esposti all’errore per via di esempi sbagliati. La necessità della letteratura in carcere che promuove il libro vuole mettere il detenuto nella condizione di sognare e viaggiare oltre le sbarre e di potersi creare un futuro, con prospettive migliori. La cultura può e deve essere un passatempo di purificazione per queste persone, l’unico in grado di lasciare una porta aperta per il loro avvenire, quella della speranza. Tra le pagine del libro viene raccontata anche l’esperienza carceraria di Cesare Pavese, il film “Cesare deve morire” girato nel teatro del carcere di Rebibbia e vincitore dell’Orso d’Oro di Berlino 2012, e vengono citati esempi letterari riguardanti l’ambito carcerario. Un incipit affinché all’interno delle carceri italiane si possano “afferrare le redini di una vita nuova”, nel tentativo di un reinserimento dei detenuti nella società con giuste e degne prerogative. Un libro per superare i pregiudizi e gli stereotipi che, a modo loro, rappresentano la prigione della società odierna.

Commenti Afferrare le redini di una vita nuova

“Dopo che ho conosciuto il teatro ‘sta cella me pare ‘na prigione…” Cosimo Rega

“Una consegna totale e quasi disperata al libro. Una scommessa di sogno e libertà. Un’altra vita che può risorgere.”

“Io cerco libri consistenti, che rischiarino la via al pensiero nelle tenebre in cui brancola, che mi favoriscano e facilitino la meditazione sempre più e mi aiutino a superare le varie crisi nelle ore di debolezza.”

“La contaminazione tra il testo scritto e la vita reale consente il cambiamento.”

“Libero dentro, non importa dove sei: se hai la facoltà di scegliere dove andare sei veramente libero, ma se siamo costretti a rimanere la vera libertà è quella di lasciare andare la mente, i sogni e, perché no, la penna.”

Autore: a cura di Fabio Pierangeli
Casa editrice: Universitalia
Prezzo: €10,00
Anno di pubblicazione: 2014

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