[oblo_image id=”1″] “Cancella spesso, se vuoi scrivere qualcosa che meriti di essere riletto”: Orazio offriva questo suggerimento agli aspiranti narratori, poeti, romanzieri. Chi non ha mai pensato almeno una volta di raccogliere storie, aforismi o pensieri in un libro? Per molti rimane una fantasia che rimane confinata ad un foglietto appena vergato o in un cassetto dimenticato, per i più tenaci ci sono tanti altri consigli da seguire ordinati in un agile manuale firmato con competenza e puntualità da Chiara Parenti. Come correggere il proprio romanzo (Edizioni Galassia Arte) si propone di aiutare a rendere la scrittura creativa qualcosa di più di un semplice hobby (per quanto nobilissimo…): indicazioni preziose per inviare il proprio manoscritto evitando errori che possono costare l’immediata cestinatura da parte delle case editrici

Come è nata l’idea di questa pubblicazione quasi metalinguistica, di questo libro che potrebbe aiutare altri testi a vedere le stampe? L’idea è stata dell’editore, Andrea Mucciolo, già autore di diversi manuali di scrittura creativa di successo. Nel mare magnum dei titoli su come si scrive un romanzo, questo va oltre, e si propone come sostegno agli scrittori alle prime armi, una volta che la stesura è avvenuta. Dopo aver messo la parola ‘fine’ alla storia, infatti, arriva il momento per un autore di armarsi di pazienza e di tanta buona volontà per ricominciare da capo ed esaminare con occhio critico il proprio romanzo e lo scopo di questo manuale è proprio quello di aiutarlo a scovarne i vari punti contradditori, deboli, oppure grammaticalmente e sintatticamente scorretti, prima di consegnarlo a un editore, rischiando di comprometterne così, le possibilità di pubblicazione.

Senza svelarci troppo, puoi indicarci alcuni degli errori più comuni che macchiano le opere degli esordienti? Per quanto riguarda il contenuto, è molto frequente imbattersi in personaggi che cambiano nome, ridondanze, info-dump, il tutto condito da una grave mancanza di coerenza di fondo; nella forma, è facile trovarsi di fronte all’abuso di aggettivi e avverbi, dei puntini di sospensione, della forma passiva, ma anche mancanza di cura della sintassi, errori nella punteggiatura e sciatteria nella formattazione.

Il libro sta avendo successo nelle librerie: una conferma di quanti autori “incogniti” si nascondano. Ti aspettavi questa risposta? Gli italiani, si sa, sono un popolo di santi, navigatori e poeti. Per estensione, aggiungerei anche scrittori. Le case editrici ricevono migliaia di manoscritti all’anno e il web pullula di siti, blog e forum dedicati a chi ha un romanzo nel cassetto. Quindi sì ci aspettavamo che il target di riferimento fosse piuttosto ‘nutrito’, ma non una risposta tanto eccezionale.

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