«Le domande più semplici sono quelle che fanno riflettere da capo – una, due, cento volte – sul significato del bere, in quanto costringono a non dare nulla per scontato. Pertanto, anche i bevitori più esperti dovrebbero conservare un po’ della natura del dilettante, la quale è lontanissima dalla faciloneria; il vero dilettantismo è del tutto professionale. Hai presente come sono seri i bambini mentre giocano? Prova a imitarli, quando stapperai la prossima bottiglia. Ci si può divertire con serietà, eccome se si può»: questa frase è tratta da “Hobby”, uno dei novanta capitoli dell’opera Esercizi spirituali per bevitori di vino di Angelo Peretti.
Questo interessante manuale di argomento enologico è impostato in modo che per ogni capitolo vi sia un breve excursus su un tema preciso – per quanto riguarda quello appena menzionato è l’importanza di mantenere uno sguardo e un approccio fresco e giocoso sulle cose della vita, tra le quali il vino – per poi suggerire una coppia di consigli di bevuta, un vino italiano e uno estero. In questo caso, Angelo Peretti ci porta in Veneto con un Bianco Frizzante Gargànte: «Nevio Scala, che vinse di tutto nel calcio come giocatore e come allenatore, produce un vino festoso come una partita di pallone giocata all’oratorio. Sai quella volta che prima di allacciarti gli scarpini, scommettesti una pizza con gli amici? Eri sicuro che sarebbero stati loro a dover pagare il conto, perché il gol della vittoria avrebbe portato la tua firma. Ecco, il vino di Nevio Scala ha esattamente quel sapore lì». Ci fa viaggiare poi verso la Francia, proponendo un Vouvray Moelleux: «Nel tempo libero, un paio di miei conoscenti, produttori di vino, giocano a golf. Uno di loro mi ha assicurato che vari altri vignaioli coltivano l’hobby del golf. Evidentemente si tratta di un gioco che si addice a chi fa vino».
Questi due suggerimenti fanno comprendere l’intenzione di Angelo Peretti di armonizzare il contenuto di ogni capitolo con i suggerimenti di bevuta: tutto è correlato in quest’opera, e ha lo scopo di mostrare non solo le qualità del vino ma di omaggiare la complessità della natura umana, di dipingere tutte le sue sfumature e, infine, di mostrare il legame intenso che il vino stringe con l’essere umano. Enologia e psicologia si intrecciano per parlarci di noi, dei nostri piaceri, del nostro gusto personale; il vino che beviamo dice molto di noi, e allo stesso tempo noi conferiamo al vino delle qualità che nessun sommelier può ravvisare, perché facenti parte della sfera della soggettività.
Casa Editrice: Edizioni Ampelos
Collana: La comunicazione del vino
Genere: Enologia
Pagine: 288
Prezzo: 25,00 €
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