Per i tifosi del Napoli e per chi segue il calcio con dedizione, la canzone “Sputtanapoli” non sarà una novità, grazie anche alle migliaia di richieste giunte alle emittenti radiofoniche e agli oltre 30.000 download . Il brano, dedicato al giallo degli incidenti del 31 agosto scorso alla stazione Termini di Roma, attribuiti ai tifosi azzurri, è stato l’apripista dell’album concept di Gino Magurno, alias “L’Altroparlante”. Il suo cd “Tutti colpevoli”, esce oggi nelle edicole della Campania al prezzo speciale di 10 euro, in abbinamento al numero di novembre del magazine”L’Espresso Napoletano”, mensile dedicato ai luoghi d’arte sconosciuti, alle tradizioni e alla cucina degli antichi sapori. Il cd è disponibile anche in tutti negozi di dischi della catena Sudigiri, Eldo, Fnac, Feltrinelli, nelle librerie e negozi specializzati e on-line su www.MusicaNapoletana.com.

Il cd sarà accompagnato dal lancio di una seconda traccia radiofonica, “Siamo tutti colpevoli” e da una terza track di riferimento: “Quelli come te”. L’album è un “concept project”o “concept album”, perché ogni canzone è un racconto di un unico libro, narrato con la crudezza, l’immediatezza e la passione con cui si partecipa alle discussioni nei vari blog, dai quali sono stati tratti spunti e documentazione di molte delle canzoni. Si va da Siamo tutti Colpevoli (3’05”),che non assolve nessuno per “questa vergogna che in così poco tempo ha sporcato un passato di eroi, di storia, di artisti, di gloria” a Canzone ad personam (3’40”), favoletta che racconta di “un uomo piccolino venuto dal nulla ma con grandi poteri, riusciva a realizzare tutti quanti i desideri, tutti quanti i sogni, però i suoi”, a Sputtanapoli (2’57”), ”sciacalli travestiti da eroi che si riempiono la bocca di noi, conviene sputtanare Napoli per poi vendere miracoli”. Parlando con me stesso (3’08”) è un punto di domanda, “chi nasce tondo non diventa quadro? O è l’occasione che fa l’uomo ladro?”, sui comportamenti quotidiani e sulla difficoltà di essere coerenti di fronte ad ogni situazione. Poi si torna a Napoli con Quelli come te (3’11”), “ma perché sei tifoso della Juve se sei di Napoli?” dedicato a tutti coloro che remano contro la città, dagli amministratori truffaldini ai semplici cittadini che con gesti di inciviltà fanno “diventare grassi e grossi tipi come Bossi”. E’ tutto finto (3’16”) è una malinconica riflessione su quanta finzione ci sia in “tutto quello che ci gira intorno fin dal primo giorno”. Poi si continua con Lettera aperta (3’31”) dedicata a chi è “un’arma di distrazione di massa” e a chi è riuscito a “salire sul tempio dopo aver dato il cattivo esempio”, e con Malcostume mezzo gaudio (3’21”) “per politici corrotti e imprenditori corruttori” in una realtà dove “ormai tutto è normale” per poi chiudere con Monologo interiore (3’21”) che è un viaggio nel “flusso dei pensieri che va verso l’infinito così velocemente che non ricordo più da dove sono partito” in stile James Joyce.

Eclettico e genialoide, Gino Magurno, autore/produttore napoletano, ha lavorato con Edoardo Bennato in qualità di autore ed arrangiatore e ha fondato con Diego Parodi e Renato Salvetti i Vox Populi. L’Altroparlante, secondo l’idea di Magurno, vuole essere una voce alternativa che lanci pietre nello stagno della nostra coscienza per cominciare a riflettere sul delirio quotidiano, sulle situazioni paradossali ormai diventate normalità, sulle corsie sempre più preferenziali per pochi e sempre più corsa ad ostacoli per la maggior parte dei cittadini. Non propone soluzioni ma forse, la sensibilizzazione, la partecipazione civica, l’informazione, la presa di coscienza e l’autocritica, anche di chi in buona fede si sente incolpevole, è già un primo passo.

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