A Siena le rondini volano in Contrada: gli artisti del Gruppo Cracking Art hanno deciso di donare una delle loro sculture a ciascuno dei 17 popoli che animano i rioni cittadini.

E così, diciassette rondini colorate in polietilene atossico rigenerabile, da ieri sera vanno ad arricchire le bellissime sedi storiche delle Contrade, nella volontà di lasciare proprio alla comunità un ricordo tangibile di questo evento, che è stato fortemente voluto da un gruppo di cittadini appositamente riunito nel comitato “Gioca con l’arte”.

Nel corso di un incontro semplice e informale che si è svolto nella sede del Consorzio Agrario di Siena, è stata Mara Boscarini, presidente del comitato e ideatrice del progetto a consegnare le 17 rondini (animale simbolo della rinascita e dell’arte che rigenera) ai Priori delle contrade.

Intanto prosegue l’invasione colorata del centro storico: fino al prossimo 31 ottobre oltre 200 sculture, rendono ancora più belle le vetrine dei negozi delle vie principali della civitas medioevale creando un contrasto tra arte contemporanea e città antica tutto da scoprire.

Una “mostra da vivere”: sono infatti tante le persone che in questi mesi si sono fermate e ancora si fermano ad interagire con gli animali colorati. Lo racconta la ricchissima galleria di immagini che ha letteralmente invaso il web: da Facebook a Instagram “Cracking Art Siena” appare ovunque. “Poter lasciare un segno tangibile di questo evento alla città è per noi motivo di enorme soddisfazione – dichiara Mara Boscarini presidente del comitato “Gioca con l’arte” –. Le Contrade sono il cuore vivo e pulsante di Siena, il luogo più adatto per conservare traccia di una mostra che nasce grazie alla grande collaborazione da parte della gente comune. Non è stato facile aver dato vita ad un’operazione culturale che parte “dal basso” ma la condivisone e la partecipazione ci hanno ripagato. E gli artisti del Gruppo Cracking Art, che hanno vissuto con noi questo percorso, hanno fatto un gran regalo alla città e alla sua gente. Il nostro ringraziamento va a loro e chi ci ha creduto sin dall’inizio: ai senesi, ai commercianti, al Comune di Siena e alla Banca Cras”.

L’evento si è articolato in due momenti distinti. Una prima parte nasce dall’“adozione” che i commercianti del centro storico hanno fatto di uno o più di questi animali custodendoli e mettendoli in mostra nei loro negozi, realizzando così nelle vie medioevali un’invasione di sculture colorate che giochi sul contrasto, sull’emozione, sul messaggio di una città che guarda al futuro orgogliosa del proprio glorioso passato. L’altra parte del progetto accolta e finanziata dal Comune di Siena nell’ambito delle iniziative per “Siena Capitale Italiana della Cultura” vede l’esposizione di 19 grandi sculture negli spazi della Fortezza Medicea, del parco della Rimembranza (Fontana di San Prospero) e S. Domenico.

“Arte che rigenera è lo slogan che accompagna l’iniziativa.”
Siena, arte, medioevo, contemporaneo, plastica, naturale, artificiale, salute, benessere, paesaggio, bellezza: sono queste le parole chiave che in sequenza possono riassumere l’intervento che il Cracking Art propone nella città del Palio.

Una mostra che suggerisce anche molteplici spunti di riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente: il contrasto tra l’antica civitas medioevale continuamente bisognosa di cure per la sua conservazione e la scultura colorata contemporanea che nasce dalla plastica che – se riciclata e non abbandonata a sé stessa – può diventare arte, impone al cittadino/visitatore una riflessione necessaria.

Un modo “colorato” e davvero “di rottura” per ricordare che siamo tutti responsabili di quello che abbiamo ereditato e di quello che lasceremo alle future generazioni. Cracking Art a Siena vuole dunque essere un motivo per aggiungere bello (l’opera del Cracking Art) al bello (Siena, con la sua struttura urbana) e sottolineare come il patrimonio di ieri così come quello di oggi vada comunque difeso, protetto, tutelato.

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