[oblo_image id=”1″] Scrollarsi dalle spalle un passato ingombrante e ricercare una nuova identità nonostante tormenti e dubbi interiori. È la storia di Nina, la protagonista di RottAmami, il libro che segna l’esordio da scrittore del giornalista de Il Messaggero Leonardo Jattarelli. Un viaggio concreto e metaforico nell’anima di una ragazza segnata dall’inesauribile bisogno di sentirsi amata e dall’esigenza di non tarpare le ali ai propri sogni di libertà. Pagina dopo pagina, si rimane ammaliati dalle peripezie e dai tormenti di Nina, finendo con il porsi la fatidica domanda: si è in tempo per cambiare anche quando i legami appaiono indissolubili?

Per un giornalista, la scrittura è una compagna di viaggio abituale. Ma un romanzo rappresenta comunque una sfida affascinante. Come è nata l’idea di raccontare questa storia e quali difficoltà – se ci sono state – hai incontrato? Sono giornalista da 25 anni e dunque abituato per mestiere a “raccontare” al lettore la realtà. Scrivere un romanzo ti obbliga invece, piacevolmente, a narrare a te stesso ciò che di più intimo, segreto e impalpabile trovi frugando nei profili di chi ti sta attorno. Si tratta di una vera e propria seduta di analisi, lunga e complicata durante la quale a farmi da guida è sempre l’emozione. Ecco, se dovessi trovare una definizione per il mio romanzo, rottAmami, direi che si tratta di una deflagrazione di emozioni dalla quale sono spuntati i miei personaggi. Le difficoltà sono quelle di ogni scrittore credo, in particolare quella di far coincidere il tempo della parola con quello della sensazione.  E’ un film fuori sincrono per il quale cerchi il giusto montaggio che non tradisca nè ciò che provi nè i tuoi personaggi.
Nina è un personaggio terribilmente controverso, una tavolozza tratteggiata con tutti i colori graduati in infinite sfumature e graffiata da altrettanti contrasti. Sospesa tra trasgressione e ricerca di redenzione, tra aneliti di libertà e sfoghi che sfiorano l’autolesionismo. Come si arriva e come si descrive un personaggio così complesso? Forse è difficile a credersi ma Nina, la protagonista del mio romanzo, mi è venuta a cercare. In una mattina d’estate l’ho sentita arrivare e le ho dato parola.  Era già lei, così spavalda e insieme romantica, così sensuale, sicura e fragile. Una donna che ha vissuto il troppo amore per motivi che il lettore scoprirà e che ora non vuole più saperne di sentimenti. Crede, forse ingenuamente più probabilmente per disperazione, che il suo “essere sessuale” possa rappresentare un degno biglietto da visita per continuare l’avventura dei rapporti interpersonali. Ma in questo suo trasgredire, in questa sua sessualità folle, si aprono finestre di malinconia, di ricordi, di un matrimonio fallito e di un figlio nato già morto. Finestre che Nina non spalanca agli altri ma tiene aperte dentro se stessa. Nina contiene la gioia e il dolore di tante donne, lo “spleen” e la rinuncia all’incontro. C’è molto di me in lei e qui torniamo a quella “lunga analisi” di cui parlavo prima.
Rinascita è la parole chiave del libro, anche se in un altro luogo e in un momento della vita in cui si rischia di essere fuori tempo massimo. C’è un età per smettere di sognare un’altra esistenza oppure il libro conferma come ci sia sempre la possibilità di dare una svolta alla propria quotidianità? Sì, la parola “rinascita” nel romanzo è strettamente legata a quella di sesso e di dolore. Perché si può rinascere ad ogni età se si è provato qualcosa che necessariamente ti invita ad una rinascita. Nina, nel suo on the road passato e presente che è poi la struttura stessa del romanzo, ha molti motivi per chiedere a se stessa di tornare in vita e agli altri, silenziosamente, di aiutarla in questo ri-conoscersi che forse alla fine arriverà. Lo chiederà a Manuel, uno scultore mezzo fallito che incontra per caso a Roma e con il quale inizierà la nuova avventura e a Tommaso, Tommy per gli amici, un diciottenne che fa il manovale, ragazzo tenero e innamorato per il quale Nina rappresenta una sorta di iniziazione ai desideri del sesso. Tutto questo in un ménage a trois che si svolge in un non luogo, un casale abbandonato che affaccia su un mare sconfinato
E’ un romanzo per tutti o credi che ci sia un target particolarmente adatto a questo libro?  Difficile dare indicazioni soprattutto per la lettura del proprio libro, non mi va di autoincensarmi. Posso dire che le donne amiche alle quali l’ho fatto leggere sono rimaste affascinate, emozionate. In qualche modo si sono innamorate di Nina. Come ne sono innamorato io, per sempre. 

RottAmami sarà disponibile in libreria dalla fine di Giugno, edito da Galassia Arte

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