[oblo_image id=”1″]Lo ha annunciato stamattina, con una punta di orgoglio, non tanto per sè quanto per il valore simbolico di questo riconoscimento, lo stesso Renzo Arbore durante la conferenza promossa dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dall’Itsituto Nazionale per il Commercio Estero e dall’AIE – Associazione Italiana Editori, per presentare la ventiduesima edizione della , in Messico, il più importante appuntamento culturale dell’America Latina, in cui l’Italia sarà l’ospite d’onore ed Arbore e la sua Orchestra Italiana sono chiamati ad aprire proprio il programma degli spettacoli musicali italiani.

Pubblicato giusto un anno fa, “diciottanni di…CANZONI NAPOLETANE (…quelle belle)” contiene tutte le canzoni (registrate in studio) di Renzo Arbore L’Orchestra Italiana che, tra il 1992 e il 1998, hanno dato vita a 5 indimenticabili album tra i più venduti in Italia in quegli anni.

Cosi la cultura della canzone classica napoletana vince ancora una volta, ottenendo un nuovo, importante riconoscimento in Italia (con “un disco d’oro (è stata superata la ragguardevole cifra, per un album con tre cd, di oltre 40 mila copie vendute, ndr.) che non è cosa da poco, in un momento di cosi grande crisi per il mercato discografico”, come ha tenuto a dire lo stesso Arbore) ed all’estero (con un grande concerto a Guadalajara, dove Arbore e la sua Orchestra sono chiamati, ancora una volta, a rappresentare la nostra cultura musicale).

Con “L’Orchestra Italiana”, in questi anni, Renzo Arbore sta girando il mondo per valorizzare e rilanciare a livello internazionale proprio la Canzone Napoletana classica, attraverso una rispettosa rivisitazione, esaltandone la poesia, il divertimento, e perfino la sua attualità.

Restano memorabili i tanti concerti dell’artista in Europa e nel mondo. In aprile, Renzo Arbore L’Orchestra Italiana hanno fatto rotta verso gli Usa ed il Canada; a maggio, hanno riscosso grande consenso in Spagna, dove l’artista ha conquistato il pubblico di Saragozza (circa 10 mila spettatori ad applaudirlo in un concerto realizzato per l’Expo 2008), e ora si riparte alla volta del Messico.

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