[oblo_image id=”1″] “Per fermarlo bisognerebbe sparargli”…Quante volte si sono sentite queste parole sugli spalti da parte di tifosi preoccupati sul come bloccare il giocatore più pericoloso della squadra avversaria. Senza arrivare a tanto, un sostenitore del Lione ha pensato di dare una mano ai propri difensori trovando un modo molto particolare per disturbare Cristiano Ronaldo, asso portoghese del Manchester United. Fin dal riscaldamento il fuoriclasse dei red devils è stato bersagliato da un fastidiosissimo raggio laser. Il giocatore ha subito rivelato il problema all’allenatore Alex Ferguson e la squadra inglese ha prontamente segnalato l’accaduto all’Uefa. A dire la verità, a contenere l’estro di Ronaldo ci hanno pensato soprattutto due vecchie conoscenze del nostro calcio: uno degli eroi dei Mondiali 2006 come Fabio Grosso e il redivivo ex bianconero Jean Alain Boumsong. Inviperito il numero 7 della formazione di Alex Ferguson: dribblare gli avversare è la sua specialità, ma il raggio laser si è dimostrato un ostacolo troppo impegnativo anche per il suo talento. Per la cronaca il match è terminato 1-1 e il gol nel finale di Tevez concede i favori del pronostico al Manchester in vista della gara di ritorno all’Old Trafford. Ma quanto visto a Lione, non è il primo caso di utilizzo del raggio laser come “arma” per disinnescare un calciatore avversario. Nel nostro campionato, a lamentarsi è stato il fantasista del Parma Domenico Morfeo, indispettito da una spia luminosa che lo ha accompagnato per tutta la partita col Napoli al San Paolo. Ma visto che tutto il mondo è paese e che il fairplay rimane merce rara nel calcio, anche il portiere tedesco Jans Lehmann ha incontrato lo stesso disturbo nella gara tra Austria-Germania. Un episodio ancora più sorprendente poichè si trattava almeno sulla carta di una gara amichevole… Burla da oratorio o espediente studiato a tavolino? Di sicuro chi invocava l’intervento dell’elettronica nel calcio, si riferiva ad altro.
Quando i tifosi passano dalle parole ai fatti…
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