Paolo Bosso nasce a Napoli, venticinquenne, filosofo, un sognatore dall’animo “lucido”, figlio disilluso del suo tempo, ma reattivo promotore del sottile meccanismo comunicativo, dell’immagine beffarda, del gioco metaforico, del simbolo.

[oblo_image id=”1″]Suo fondamento è di condurre l’osservatore a monopolizzare, nella trasposizione letteraria dei suoi scatti, il senso del grottesco, la satira di una città stanca che vive caricandosi di tutti i suoi compromessi paradossali, città vissuta appieno dall’autore in differenti situazioni.

Seguendo diverse prospettive morali e retoriche talora, nonché beffarde ed autocelebrative a volte, l’artista percorre un cammino “sofistico”, un’esercitazione di stile dilettosa.

Un giovane pensatore che, speculando sul mondo attraverso un dialogo per immagini, si diverte a contemplare e, al tempo stesso, denunciare tutto ciò in cui si imbatte.

Una trasposizione più sognante, in chiave espressamente ironica, dell’effetto che il caso ottiene sulla progettualità e sui mezzi a disposizione, per effettuare un cambiamento, un’osservazione, un gesto qualsiasi, atto alla comunicazione e mai fine a se stesso.

Paolo Bosso ha esposto alcune delle sue opere prime alla Galleria Pica, in un progetto che lo affiancava ad altri artisti, attorno al tema di una Napoli a brandelli, ma comunque capace di redimersi attraverso la propria umanità, sebbene astratta ed in forma casuale.

Paolo Bosso espone Cambiamenti in…gioco
Kestè D’Inner (Pozzuoli)
vernissage mercoledì 29 aprile 2009 con aperitivo “San Ginger”
finissage domenica 10 maggio 2009

Info ai numeri 0815513984 (Kestè Napoli) – 0813031399 (Kestè D’Inner)
email media@keste.it

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