[oblo_image id=”1″]Qual è l’Italia che volete, se sparate a chi ha lottato per renderla migliore?. Le parole della vedova di Massimo D’Antona, consulente del Ministro del Lavoro Bassolino, ucciso dalle Br, approderanno al Teatro Elicantropo di Napoli, giovedì 27 marzo 2008 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 30) con lo spettacolo Ogni Giorno Ogni Momento, nella drammaturgia e regia di Marco Filatori e presentato da Teatro del Battito di Milano.

20 maggio 1999: le Brigate Rosse uccidono Massimo D’Antona. Il monologo nasce da alcuni incontri/interviste di Marco Filatori con Olga D’Antona, vedova del giuslavorista, attualmente deputata, e dalla lettura del libro che lei ha scritto con Sergio Zavoli Così raro così perduto. Da quel momento, e con tutto il materiale a disposizione, prende vita una grande storia da raccontare.

Il racconto della vita, dei sogni e dell’amore tra Olga e Massimo si alterna a quello dell’omicidio: la corsa in ospedale, il tragico rituale del riconoscimento, i primi amici accorsi, ed i terribili giorni venuti immediatamente dopo, con il vuoto impossibile da colmare.

A dar voce, in scena, a quei trent’anni di vita e di lotta insieme (dal ’69 al ’99) c’è Giulia Bacchetta, che, diventando un’Olga dolente, ma viva e forte, racconta l’amore per Massimo, un amore che neanche sei colpi di pistola hanno avuto il potere di cancellare.

Sarà lei, accompagnata dalle musiche originali di Carlo Boccadoro, a far conoscere al pubblico il volto più umano di Massimo D’Antona, con l’Italia, il lavoro e le Br a farne da sfondo.

Ho inserito nel testo – aggiunge l’autore – le parole che pronunciò alla Camera la deputata Olga D’Antona, per ricordare a Berlusconi quanto l’omicidio di suo marito non fosse stato un regolamento di conti all’interno della sinistra. Ne è nato un monologo che non ha un carattere, prettamente, politico, ma è, semplicemente, “la storia d’amore tra Massimo e Olga”, mentre sullo sfondo in Italia accadono tante cose, a cui essi assistono e a volte partecipano.

E se chi l’ha conosciuta le riconosce una forza non comune, Giulia Bacchetta non dimenticherà mai le parole che la signora D’Antona pronunciò dopo il debutto dello spettacolo a Milano, l’anno scorso: Io non mi sono mai potuta permettere di piangere quelle lacrime. Lo hai fatto tu per me.

L’omicidio non rappresenta la fine dello spettacolo o della storia che si racconta, perché, citandone il titolo, “ogni giorno, ogni momento”, l’esempio resta. E anche l’amore.

L’allestimento si arricchisce, inoltre, del disegno luci di Toni Caroppi e dell’ideazione scenografica di Annamaria Ciarambino.

Ogni Giorno Ogni Momento, di Marco Filatori
Napoli, Teatro Elicantropo – dal 27 al 30 marzo 2008
Info e prenotazioni al numero 081296640 email teatroelicantropo@iol.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato) e ore 18.30 (domenica)

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