Stranianti, bizzarre, chimeriche, al limite del grottesco. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che qualificano le opere grafiche (e tutta la produzione in genere) di Odilon Redon (1840-1916), un artista francese che affronta tematiche oniriche intrecciate a miti classici e orientali, proponendo in tal modo un simbolismo originale e sfacciatamente misterico.

[oblo_image id=”2″]Educato all’arte di Dürer e Rembrandt, influenzato da artisti come Eugène Delacroix, Gustave Moreau e Francisco Goya y Lucientes, Redon restituisce una realtà antitetica rispetto a quella dei suoi contemporanei impressionisti, rifiutandoli totalmente, già nei suoi primi disegni a carboncino (i cosiddetti Neri, di cui le successive incisioni e litografie sono la naturale evoluzione), attraverso la negazione del colore, medium necessario, secondo gli stessi impressionisti, per rappresentare fedelmente il vero: il nero intenso diventa nelle sue opere mezzo espressivo atto a sottolineare l’infinita dimensione mistica del proprio mondo, reso tramite una realtà filtrata dalla memoria e dall’immaginazione. La visione diretta e oggettiva lascia qui posto all’esplorazione di un fantastico mondo interiore, in cui la dimensione dell’arte è il sogno, e come in sogno vive di accostamenti inusuali e apparentemente inspiegabili, affrontati con uno spirito tanto malinconico quanto ironico. Un’arte pre-freudiana che disorienta e al contempo affascina chi la guarda, e non a caso ripresa a modello da quegli artisti che hanno fatto del mondo onirico il proprio ambiente, i surrealisti.

[oblo_image id=”1″]Nelle sale della Siniscalco Arte di Milano una raccolta di quaranta opere grafiche, tra incisioni e litografie, offre al visitatore la possibilità di entrare in questo mondo irreale: un percorso espositivo che copre la produzione artistica di Redon dagli ultimi decenni del XIX secolo, e che pone l’accento sulle particolari interpretazioni che l’artista ha dato ai piú svariati argomenti. Partendo dai primi esperimenti grafici di questo “visionario”, la mostra propone infatti, oltre all’evoluzione artistica di Redon, anche uno sguardo su alcune incisioni realizzate per opere letterarie di scrittori del calibro di Baudelaire (Les Fleurs du Mal) e Flaubert (La temptation de Saint Antoine).

Odilon Redon. Sogni, chimere, misteri

Siniscalco Arte, Milano

Dal 28 febbraio al 31 maggio 2008

Da martedí a sabato: 10.00-13.00 / 15.30-19.30

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