[oblo_image id=”1″] Non convocato. Anche l’andata dei quarti di finale, nel momento più delicato della stagione con i nerazzurri in bilico tra il sogno di realizzare un epico grande Slam e l’incubo di ritrovarsi a mani vuote, sarà osservata da Supermario comodamente seduto in tribuna. Di sicuro si sa che l’esclusione è per ragioni disciplinari: con Mourinho e parte dello spogliatoio ancora infastiditi per le bizze caratteriali dell’attaccante. Ma resta da scoprire quale sia stata la goccia a far traboccare il vaso: alcune frasi pro Milan pronunciate nei corridoi di Appiano, problemi contrattuali acuiti dall’arrivo come procuratore di Mino Raiola (lo stesso di Ibrahimovic) o qualche sconto con un compagno? Mourinho, almeno per il momento, ha scelto la strada dell’intransigenza nonostante il presidente Moratti avesse auspicato un riavvicinamento tra le parti. Il tecnico portoghese accetta il rischio: preferisce rinunciare ad un giocatore di talento pur di non mettere a repentaglio la compattezza del gruppo. Come sempre, si rimetterà al verdetto del campo. Se dovesse vincere – come è avvenuto a Londra – si confermerà il condottiero coraggioso in grado di prendere decisioni impopolari ma efficaci. Qualora il risultato col Cska non fosse positivo, monterebbero le polemiche rendendo arroventato il finale di stagione. Il timore per tutti è che uno dei più grandi talenti del nostro calcio rischi di rallentare la propria crescita per ragioni estranee al calcio. Basta attendere: lo stallo non potrà proseguire a lungo. Se ne riparlerà da mercoledì: meglio pensare ai russi per non sciupare quanto di buono fatto col Chelsea. Intanto Balotelli ha lasciato il ritiro: che sia il preludio ad un addio a fine stagione?

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