“Non c’è due senza tre” dice un proverbio. Così Lorella Cuccarini ha deciso di cominciare il suo 2010 tornando a teatro dopo la grandissima esperienza di “Grease”, che dal 1997 ha cambiato il modo di fare musical in Italia, e a circa tre anni dalla conclusione di “Sweet Charity”.

[oblo_image id=”1″]“Il Pianeta Proibito”, questo il titolo del suo nuovo musical ispirato a “La Tempesta” di Shakespeare, vede al suo debutto nella regia teatrale Luca Tommassini che lo ha completamente rivisitato ispirandosi alla proprie esperienze internazionali nel mondo del cinema, della pubblicità, dei videoclip e della moda. Nulla a che vedere, infatti, con lo spettacolo di Bob Carlton del 1988, né con il “cult movie” “The Forbidden Planet” del 1956.
Accanto alla Cuccarini, che ammiriamo in una veste per certi versi inedita nei panni di Miranda, Attilio Fontana (Capitan Tempesta), Pietro Pignatelli (Prospero) e i grandi talenti provenienti dalle tre edizioni italiane di X-Factor. In più, alcune presenze… virtuali. Ma facciamoci spiegare meglio…

Lorella, torni in teatro dopo quasi tre anni di assenza. Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta del tuo amico Luca Tommassini?
La voglia di mettermi in gioco, come sempre, e di sperimentare. Con Luca la parte più interessante è proprio il laboratorio che si fa durante la preparazione. Riesce a costruirti lo spettacolo addosso come un sarto prepara un abito per la sua modella…

Forma fisica perfetta oltre alla grinta e alla voglia di sempre. Forse Luca conosce l’elisir della tua eterna giovinezza?
Sono proprio gli stimoli che mi danno nuova linfa. E Luca in questo è senz’altro un maestro! Per me è fondamentale ritrovare la gioia e l’entusiasmo per un mestiere che ho scelto fin da bambina e che continuo ad amare profondamente.

Portate in scena uno spettacolo ricco di effetti speciali con molti rimandi al mondo del cinema. Non sembra quasi di essere a teatro…
Infatti “Il Pianeta Proibito” è un progetto assolutamente innovativo. E’ la contaminazione di tanti generi diversi: teatro, cinema, televisione. Credo sia il numero zero di un nuovo modo di concepire il teatro. Siamo un po’ come… l’“Avatar” del teatro!

Ci si aspetterebbe un tuo ritorno alla danza e, invece, ti scopriamo soprattutto sempre più brava nel canto. Una nuova occasione di dimostrare la tua versatilità artistica?
Nel nostro mestiere si studia tutta la vita. Per il canto, disciplina nella quale sentivo di dover ancora migliorare, in questi ultimi due anni ho fatto molte lezioni con Alessandra Gonzaga, una insegnante straordinaria che vocalmente mi ha fatto crescere notevolmente.

Fantascienza, romanticismo, sensualità. Facciamo una classifica di queste tre componenti del “Il Pianeta Proibito”?
Al primo posto c’è senz’altro il romanticismo. “Amor vincit omnia” (l’amore trionfa su ogni cosa) è il nostro “motto”. Nello spettacolo, soprattutto nel secondo atto dove lo sviluppo drammaturgico è più forte, ci si emoziona moltissimo. Più che la fantascienza credo prevalga l’atmosfera fantasy, mentre la sensualità è come il sale: ben distribuita dà sapore ad ogni cosa…

Nel 1996 avevamo già potuto assistere ad una versione italiana di questo musical. Protagonisti di allora furono Chiara Noschese e Giampiero Ingrassia. Esiste qualche possibile raffronto tra i due spettacoli?
Assolutamente no. La versione precedente era esattamente l’originale di Bob Carlton. Luca ha rielaborato completamente lo spettacolo (naturalmente d’accordo con l’autore originale) rendendolo, secondo me, assolutamente nuovo, più poetico e adatto ad un gusto tutto italiano.

Porterai il musical al Festival di Sanremo. Ti ricordo ballerina al tuo debutto all’Ariston nel 1987. Sorridevi timidamente mentre Pippo Baudo sottolineava come si trattasse della tua prima esperienza internazionale. Quanto del candore di quella ragazzina è rimasto nella Lorella che quest’anno giocherà a sedurre il pubblico nella serata finale?
Forse non ci crederai ma è ancora moltissimo… E non solo il candore. Anche lo stupore per tutte le emozioni che la vita può ancora riservarci. Ritorno a Sanremo con la consapevolezza di una donna che ha all’attivo venticinque anni di professione ma che vive ogni esperienza come se fosse la prima della sua vita.

Non ci resta, quindi, che imbarcarci anche noi nel viaggio spaziale in direzione di Shakespiria. Dopo il debutto al Sistina di Roma lo scorso 26 gennaio, “Il Pianeta Proibito” sarà al Teatro degli Arcimboldi di Milano dal 24 febbraio per poi partire per una lunga tournée che lo vedrà toccare tante importanti piazze italiane (Torino, Firenze, Genova le principali) fino a fine aprile.

 

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