[oblo_image id=”2″] Simbolo del Doom made in Italy, grazie al loro modo di essere e alla propria visone della vita, hanno saputo dare una forte personalità al proprio progetto. La particolarità delle loro produzioni dona quel tocco in più che li fa distaccare dall’ underground attuale e non, e gli permette di godere di unicità, testi raffinati e metafore utilizzate in modo adeguato, per rispecchiare il mondo che ci circonda.

L’Impero Delle Ombre, rappresenta una band senza tempo: non segue la moda perchè non è mai fuori moda, offre un eccelso e profondo sound, che conduce e accompagna l ‘ascoltatore in un viaggio verso la riflessione e l’ introspezione.

Risponde alle domande il chitarrista Andrea Cardellino.

LINE-UP

GIOVANNI ‘JOHN ‘CARDELLINO

-cantante-

ANDREA ‘ANDY ‘CARDELLINO

-chitarra-

ILARIO ‘PIRANHA’ SUPPRESSA

-chitarra ritmica-

DARIO PETRELLI

-batteria-

STEFANO BIANCHINI

-basso-

OLEG SMIRNOFF

-tastiere- (SPECIAL GUEST ne i ‘ I compagni Di Baal’ )

Come e quando prende vita L’Impero Delle Ombre? Il progetto nasce nel 1995, come cover band di Dark Rock/Metal, il gruppo coverizzava le più grandi band di Rock oscuro, Black Sabbath, Death ss, Angel Witch, Black Widow etc. Io allora non suonavo ancora, ero un bambino ed andavo a vedere le prove di mio fratello, sperando un giorno di poter far parte della band…. poco dopo il gruppo si sciolse, fino al 2003 quando John incontra i fratelli Caroli (Dario ed Enrico, batteria e basso degli storici SABOTAGE) e decide di riaprire il discorso L’Impero Delle Ombre, chiamando me alla chitarra, che intanto avevo iniziato a strimpellare la chitarra. Dopo pochi mesi i brani del primo album erano già pronti.

Cemetery Rock: questo è il termine da voi coniato per rappresentarvi, potete dirci di più in riguardo? Non c’è molto da spiegare, lo dice la parola stessa, il ‘Rock dei cimiteri’. In un cimitero si respira sempre un’aria particolare, si provano delle emozioni intense, è capitato spesso di andare a farci due passi, sempre nel massimo rispetto di chi è vissuto e ora non vive più, non c’è niente di morboso o necrofilo, cerchiamo solo di tradurre quelle sensazioni in musica, sperando di far emozionare qualcuno, questo è il “Cemetery Rock”.

Quali sono le band che vi hanno maggiormente ispirato? Tutte le grandi Hard Rock band del passato, in special modo quelle underground tipo ‘Black Widow’, Dr.Z’, ‘Necromandus’, ‘Necronomicon’, ‘High Tide’, ‘Still Life’……e naturalmente Black Sabbath, il Prog Rock anni ’70 inglese e italiano, l’ Heavy Metal degli ’80 e il Dark Metal italiano di The Black, Death SS, ‘Jacula’…..davvero tanta roba.Siete grandi appassionati di Horror movies anni ‘60-‘70, anche questo vi ha ispirato? Chi in particolare? Assolutamente sì, abbiamo un pezzo che si chiama “Tutti i Colori Del Buio”…..gli horror movies (in special modo italiani ’60/’70) sono una fonte di ispirazione importante, sono dei capolavori da riscoprire.

Firenze 2003: periodo molto importante per l’evoluzione del vostro progetto, parlateci di questo nuovo inizio. Il 2003 vede rinascere il progetto de L’Impero Delle Ombre. Mio fratello si trovava a Firenze per lavoro, e ad un concerto della Bud Tribe, conobbe Dario ed Enrico Caroli, nacque subito una grande amicizia che dura tuttora, quindi la proposta di questo progetto, i fiorentini accettarono entusiasti, e fu subito feeling….una bellissima esperienza musicale ma soprattutto umana, di amicizia, che ci ha portati ad essere quello che siamo ora.

2004: parliamo del vostro primo album omonimo, un’ autentica opera d’arte musicale, descrivetela. Innanzitutto grazie per l’enorme complimento. Nasce tutto dall’idea di mettere in musica quelle sensazioni di cui parlavo prima, passeggiare in cimitero ti fa pensare quanto siamo “provvisori” su questa terra, quanto poco sia il tempo a nostra disposizione e quanto siamo impotenti davanti alla morte, quindi è di primaria importanza lasciare qualcosa che rimanga quando noi non ci saremo più, qualcosa che ci rappresenti… e noi lasciamo questo disco.  ‘Il giardino dei morti’ è la canzone che rispecchia più di tutte il concetto di “Cemetery Rock”, il testo parla proprio di quella famosa passeggiata nel cimitero dove il protagonista (probabilmente John e io) viene assalito da indescrivibili visioni e la sua mente (anima) si stacca dal corpo per andare a dare un’occhiata “dall’altra parte”.

2008: esce ‘Bud Tribe’, una perla rara per i collezionisti, cosa rappresenta per voi e a cosa vi siete ispirati? E’ un brano registrato nelle sessions del primo album e che era rimasto inedito. è ispirato al romanzo “Frankenstein”e rappresenta l’anima più speed e allegorica dell’Impero, così abbiamo pensato di fare questo split 7” (come si usava negli anni 80) con gli amici Bud Tribe. Siamo molto soddisfatti del risultato, grazie anche all’ottimo lavoro di Jolly Roger record.

2011: esce la vostra ultima creatura intitolata ‘La Compagnia di Baal’, interamente ispirata ad uno sceneggiato francese del ‘68, parlateci di questa vostra sublime produzione e cosa rappresenta per voi. Diciamo che è stata un’idea della nostra etichetta (Black Widow Records) che ci ha proposto la trasposizione in musica di questo sceneggiato dei ’60, come fu per il progetto ‘Il segno del comando ’ sempre su catalogo BWR. Noi abbiamo accettato la sfida e abbiamo proposto la nostra versione de “I compagni di Baal”, brano per brano si percorrono le tappe principali della trama dello sceneggiato, la musica ricrea le atmosfere cupe del film. Per noi questo album rappresenta un’evoluzione nel sound, i brani sono più ricercati e complessi e spaziano dal Doom al Prog Rock all’Heavy Metal e i testi compongono un vero e proprio concept album, si potrebbe interpretare tutto l’album anche come una colonna sonoraAlcuni vostri pezzi sono introdotti da particolari monologhi, sono vostre creazioni? Molti sono ripresi da films, ad esempio nei compagni di Baal ci sono degli estratti dallo sceneggiato che fanno entrare nell’atmosfera del film.

Chi di voi si occupa dell’ ideazione e della stesura dei testi e in che modo prendono vita le vostre canzoni? Le canzoni nascono semplicemente da un’idea, un riff di chitarra, una melodia che ti viene in mente, di solito non impieghiamo moltissimo tempo a comporre e rifinire, vogliamo che tutto sia più naturale e istintivo possibile, poi si prova in sala e quando la parte strumentale è pronta è il momento del testo. I testi li scrive sempre John. In genere bastano poche prove per definire una canzone.

Considero i vostri pezzi impeccabili e completi, sia nei testi, che musicalmente, dove l’ occulto e l’ esoterismo fungono da metafora, spiegatemi la vostra visione della vita. Grazie ancora, il mondo dell’occulto ci affascina e a volte lo usiamo come metafora per raccontare situazioni attuali, tuttavia non ci sentiamo legati a nessuna particolare ideologia o religione (che consideriamo sempre e comunque un male dell’uomo), ci consideriamo atei anche se speriamo che ci sia qualcosa dopo la morte, qualcosa di spirituale. Crediamo che ognuno può fare quello che vuole della sua vita, senza danneggiare gli altri.

Vi è mai capitato di essere fraintesi o ingiustamente etichettati? A dire il vero no, ci è capitato invece di ricevere complimenti da chi non aspetteresti mai, cioè quanto di più lontano dal mondo del rock/metal si possa immaginare, credo che sia un buon segno.

L’ Impero Delle Ombre ieri e oggi: pur avendo mantenuto saldo nel tempo il vostro stile, vi vedete in qualche modo cambiati? Qualcosa nel sound è cambiato, abbiamo cambiato anche un pò di line- up, ma lo spirito dell’Impero rimane quello.

Avete avuto la capacità di creare uno stile unico, lo avreste mai detto? Sinceramente no, in questo universo musicale così saturo è difficile pensare di poter creare uno stile personale, anche perché poca gente oggi cerca questo, vogliono tutti il clone di questo o quel gruppo.

Qual è la collaborazione che vi ha soddisfatto maggiormente e quale vi ha deluso? Citerei la collaborazione con il grande Oleg Smirnoff, che ha suonato tutte le tastiere ne “I Compagni di Baal”, regalandoci un’incredibile performance che ha dato un colore in più al disco. Deluso? Per il momento nessuno.

Un vostro parere sullo scenario Rock, Doom italiano, attuale.Ci sono delle ottime bands: Witches Brew, Graal, Doomraiser, Zippo. Vanno supportate ad ogni costo….

Una curiosità personale, che tipo di musica ascoltavate agli esordi e che musica ascoltate adesso? Qual’ è il vostro album preferito in assoluto? Direi la stessa, ci sono molti album, sceglierne uno è impossibile, ad esempio il primo dei ‘Black Sabbath’, oppure “Paranoid”….

Potete anticiparci qualcosa riguardo ai vostri progetti e collaborazioni future? Non ci sono ancora progetti ben definiti, però stiamo pensando ad un’ album più sul Doom/Metal classico, con meno tastiere dei precedenti, però è tutto da vedere, sarà una sorpresa.

Dov’ è possibile vedervi live prossimamente? Ora siamo fermi con i live, si riparte a settembre, abbiamo fatto un pò di date in Puglia e sono andate alla grande, con notevole partecipazione di pubblico, ora vogliamo fare qualcosa più a nord, Stay Tuned.E Andrea, John e tutto L’Impero, oltre che per competenza brillano anche per  cordialità e disponibilità…

[oblo_image id=”1″] L’IMPERO DELLE OMBRE VIDEOS
http://www.youtube.com/watch?v=DlyIAuy9ZWs

http://www.youtube.com/watch?v=RtoyUB7yqkE&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=wQP6-MOGl7M&feature=related

CONTATTI

Facebook: L’Impero Delle Ombre (pagina non ufficiale) myspace:  

www.myspace.com/limperodelleombre

 

e-mail:  

crisis-@libero.it

 

 

 

 

Advertisement