[oblo_image id=”3″]Chi di noi, da bambino, non ha mai giocato con le bolle di sapone? Un gioco “povero”, per il quale sono necessari solo del sapone, un po’ d’acqua e un cerchio in cui soffiare, per ottenere delle fantastiche bolle che galleggiando nell’aria mostrano una bellissima varietà di colori e forme. Tuttavia, anche se si tratta di un gioco tanto vecchio quanto semplice, è diventato oggetto di studi di un gruppo di ricercatori del Centro di Fisica molecolare ottica ed hertziana delle Università di Bordeaux e di Reunion. Gli scienziati, studiando le caratteristiche fisiche e strutturali di alcune bolle create in laboratorio, hanno infatti scoperto che i vortici che si formano sulla superficie delle bolle hanno un comportamento simile a quello dei vortici degli uragani. Le bolle in effetti hanno una struttura non molto differente da quella della nostra atmosfera (per esempio, hanno una superficie molto sottile se rapportata al diametro) e quindi possono rappresentare un buon modello per gli studi.

[oblo_image id=”1″]Riscaldando l’equatore delle bolle e raffreddandone i poli, i ricercatori hanno notato che sulla superficie si formavano dei vortici che, se a prima vista sembravano seguire un movimento casuale, in realtà si spostavano seguendo la legge fisica della superdiffusione. Confrontando quindi le traiettorie di alcuni uragani “famosi” con quelle dei vortici delle bolle, sono emerse delle forti somiglianze che oggi potrebbero aiutare a capire meglio come si sviluppa una dei più forti e spaventosi fenomeni della natura.

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