[oblo_image id=”2″]Stile sgraziato e pesante, lento e legnoso sulle gambe, allungo inferiore alla media dei pesi massimi. Dettagli di poco conto, se ti chiami Rocky Marciano ed i tuoi numeri sono 49-43-0 (vittorie, K.O., sconfitte).

Statistiche di una carriera pugilistica da record, l’unica che vede un peso massimo ritirarsi da imbattuto. Nel 1979 l’affascinante vicenda del pugile, originario di Ripa Teatina (Chieti), era già diventata un breve telefilm, trasmesso dalla Abc, protagonista Tony Lo Bianco. Un secondo tentativo vent’anni dopo, nel 1999. in un film-tv con Jon Favreau.

Entrambe queste trasposizioni non hanno però incontrato i favori della famiglia Marciano, che sembra invece ben disposta nei confronti del futuro film per il grande schermo. La sceneggiatura, che si avvale di notizie inedite fornite dal fratello Lou, si concentrerà sugli aspetti umani della vita del campione, in particolare sui rapporti col padre e la moglie, morta di cancro poco dopo il fatale incidente aereo di Marciano.

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