[oblo_image id=”1″] E’ di nuovo febbre per il grande rugby. La nazionale azzurra è già in ritiro a Roma per preparare l’esordio al Sei Nazioni, la manifestazione che più di ogni altra ha contribuito negli ultimi anni alla crescita dell’Italia dell’ovale. Il debutto è fissato per Sabato 2 Febbraio allo stadio Croke Park di Dublino. Una sfida senz’altro difficile ma non impossibile: nella passata edizione gli irlandesi si imposero di misura grazie anche ad alcune decisioni arbitrali molto discutibili. I primi allenamenti hanno suscitato subito grande curiosità: l’Italia si presenta con una veste nuova. Accanto alla vecchia guardia costituita da pilastri come Mario Bortolami, i fratelli Bergamasco o Andrea Masi si stanno integrando giovani di talento come il mediano d’apertura Andrea Marcato della Benetton Treviso. Ma ,soprattutto, è cambiata la guida tecnica. Il recente mondiale in Francia ha segnato il capolinea dell’avventura sulla panchina azzurra per Paul Berbizier. Al suo posto, la federazione ha puntato su un personaggio carismatico e di grande fascino: il sudafricano Nick Mallett. Laurea ad Oxford, un carriera da giocatore ad alti livelli caratterizzata da una lunga esperienza europea – tra l’altro anche cinque anni da protagonista a Rovigo – e idee chiarissime fin dalla conferenza stampa di presentazione. L’Italia si è conquistato anno dopo anno stima e rispetto, ora però servono le vittorie. Mallett ha dichiarato di volere una squadra fiduciosa di poter vincere ogni gara, convinta di poter fare risultato anche sui campi più difficili senza essere presuntuosa. [oblo_image id=”2″] Non potrà contare sull’apporto di Alessandro Troncon, storico capitano azzurro, che ha chiuso con l’amara eliminazione negli ottavi di finale mondiale con la Scozia. Il suo erede sarà Sergio Parisse, che ha subito parlato da leader: “La mente è già rivolta alla sfida con l’Irlanda. Non ci interessa una sconfitta onorevole; ne abbiamo fatte fin troppe negli ultimi anni. Andiamo a Dublino per vincere”. Chiaro e convincente. Ma al di là dei risultati della nazionale, è l’intero movimento rugbystico ad essere in continua ascesa. Aumenta il numero di società e tesserati, si organizzano sempre con maggiore frequenza corsi nelle scuole e gli spalti diventano costantemente più gremiti. A proposito, è già aperta la caccia agli ultimi biglietti disponibili per gli incontri casalinghi del 6 Nazioni. Lo stadio Flaminio sarà il teatro della sfida con l’Inghilterra del 10 Febbraio e del match conclusivo con la Scozia in programma il  15 Marzo. Ora a parlare sarà come sempre il campo: ma il gruppo azzurro è pronto ad un risultato storico.