[oblo_image id=”3″] E’ di  scena al teatro Manzoni di Milano, fino al 25 marzo, la Commedia di Orlando, con Isabella Ragonese, giovane, bella  e brava attrice, più nota al cinema, e ora  alla prova con una difficile  pièce  ispirata a una famosa opera di Virginia Woolf.

Lo spettacolo per la regia e drammaturgia di Emanuela Giordano, narra la vicenda di una donna “volitiva”, che dopo diverse vicende, che la vedono prima maschio e poi donna,  riesce a divenire moglie, madre e scrittrice di successo, garantendo così alla stroria un  inaspettato lieto fine.

La rappresentazione si apre infatti con l’apparizione di  Orlando giovane uomo, (Isabella Ragonese, convincente nel ruolo del protagonista maschile), innocente,  appassionato e ancora “incantato”, che aspira a divenire  uno scrittore famoso, senza riuscirci.

Stanco e disilluso Orlando viaggia e vive così  nei secoli prendendo atto che l’animo umano rimane  lo stesso e i difetti morali delle persone quelli di sempre. Proseguendo il suo viaggio fino al XIX° secolo il ragazzo si risveglia poi splendida donna che grazie  solo  all’ausilio delle sue forze riesce invece a centrare gli obiettivi prefissati.

Doppio ruolo complesso per la giovane attrice, che recita assieme a un giovane gruppo di talentuosi  attori quali Sarah Biacchi nel ruolo di Virginia Woolf, che si inserisce nella vicenda dialogando con il suo protetto, Guglielmo Favilla, Andrea Gambizza, Claudia Gusmano, Fabrizio Odetto e Laura Rovetti.

[oblo_image id=”4″] Nella pièce in cui la narrazione corre veloce e senza cedimenti,  colpiscono le scene con cambi a vista e  giocate sui toni del rosso e dell’avorio che rendono bene l’idea dell’epoca passata e i costumi ispirati a una compagnia circense di fine ottocento.

La bellezza di Orlando “- spiega la regista – “sta nella capacità della Woolf di miscelare invenzione, umorismo e profondità. Orlando intuizione geniale della  scrittrice è l’unico eroe moderno che racchiude in sé sia la parte maschile che quella femminile, perché la ricerca della felicità ci riguarda allo stesso modo e forse proprio una maggiore conoscenza dell’altro può essere la chiave che ci aprirà di nuovo le porte del paradiso”. 

Sempre attuale il messaggio comunicato dalla Woolf, che incita a non arrendersi e ad amare la vita anche se a volte si è costretti a ricominciare da capo e con maggior disincanto. Scrive la scrittrice nei suoi diari : “ La vita dura da sempre, durerà sempre, affonda giù fino alle radici del mondo. Forse, pur fuggendo uno dietro l’altro, così rapidi, così rapidi, abbiamo, noi essere umani una continuità attraversata dalla luce”.

 

Per informazioni

www.teatromanzoni.it

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