“Ci sono supereroi che rinunciano alla loro identità segreta in continuazione. Perché io non dovrei rinunciare a quella civile? Già, d’ora in poi non ci sarà più nessun Tony Stark! Solo…Iron Man!”.

Questo è il pensiero  di Tony Stark quando la sua industria, l a Stark International sta per essere scalata in borsa da un organizzazione governativa, lo S.H.I.E.L.D., che vuole un controllo diretto e totale sul suo principale fornitore di armi.

Tony è un uomo in caduta libera che sembra trovare rifugio solo nella sua corazza iper tecnologica o nell’alcool.Ma anche il suo alter ego Iron Man sembra non poter sfuggire alla legge di Murphy, l’armatura infatti è preda di costanti e imprevisti malfunzionamenti dovuti ad atti di sabotaggio di sabotaggio da parte di una nuova nemesi Justin Hammer, industriale senza troppi scrupoli.

Infatti per rubare un appalto internazionale alle Stark International  entra nel sistema operativo di Iron Man e a uccide in diretta televisiva  l’ambasciatore di Carnelia, sotto lo sguardo impotente di Tony Stark e sotto gli occhi di milioni di telespettatori.

Ma alla fine vincono sempre i buoni anche a costo di enormi sacrifici.

In queste pagine rubate allo scorrere del tempo, dagli anni 70/80 dei comic book affiorano temi ancora attuali come l’ecologia, le speculazioni economiche e l’alcolismo e vi viene proprio da pensare, leggendolo , che non è solo un fumetto.