[oblo_image id=”1″]AMD, nell’improbabile tentativo di emulare la voracità del pitone, sta rischiando di strozzarsi con un boccone esagerato: l’acquisizione di ATI si sta rivelando questione perniciosa per l’unica concorrente di Intel nel mercato CPU.
Il valore di mercato di AMD (5 miliardi di dollari) è infatti inferiore a quello di ATI (5,4 miliardi): una differenza di 400 milioni che ha costretto AMD ad ammettere al SEC (U.S Security and Exchange Commision, ente destinato a verificare la regolarità di simili transazioni) di aver sovrastimato il valore potenziale di ATI, ovvero quello relativo ai possibili benefici ricavabili dalle conoscenze e dalle competenze dell’azienda impegnata nel settore schede grafiche, lanciandosi in un investimento eccessivo.
Il recente processore AMD Phenom non convince, gli attuali Intel Quad Core a 65nm sono già competitivi per prezzo e superiori in prestazioni. Risultato: Intel riassapora il suo antico vizio di prendersela con comodo e rimanda i tre processori Quad Core a 45 nm (nome in codice Penryn, sigle: Q9550, Q9450, Q9350) da Gennaio a Marzo 2008. Confermate per Gennaio, invece, le versioni Core 2 Duo.
Gli appassionati di hardware già temono la possibile restaurazione di un indesiderato monopolio: se AMD non tornerà competitiva, Intel potrà gestire a suo piacimento i prezzi delle CPU e dosare con estrema parsimonia le nuove tecnologie da concedere ai comuni mortali.
La situazione sta avendo un riflesso del tutto analogo per quanto riguarda le schede grafiche: nVidia, non trovando attualmente un degno rivale in ATI, ha annunciato che il modello di punta della nuova serie GeForce 9 sarà disponibile non a Febbraio, bensì a Marzo. C’è da supporre che non si faranno particolari scrupoli per quanto riguarda il prezzo…
In Germania, intanto, viene lanciata una fune da 384 milioni di dollari ad AMD, nel tentativo di aiutarla a risalire la china. Sovvenzione che dimostra come, se anche la fiducia in AMD continua ad esserci, il malanno non è da sottovalutare.