[oblo_image id=”1″]Sbarca in Italia, alla Casa del Jazz di Roma, Jason Moran, giovane e emergente pianista del panorama jazz newyorkese. Con lui alcuni tra i migliori esponenti del jazz pronti a deliziare il pubblico romano sabato 1 marzo.

Leader del quartetto, Nasheet Waits, batterista trentasettenne tra i più apprezzati sulla scena musicale di New York. Spinto alla carriera di musicista dal padre, Waits è in possesso di mezzi tecnici e sfumature timbriche che mescolano i flussi poliritmici, vere e proprie onde sonore, che riescono a sottolineare e arricchire la musica dei gruppi cui partecipa in maniera efficace e originale.

Tra le sue numerose collaborazioni, il nome di Waits torna nei progetti più importanti realizzati dai colleghi della sua generazione. In particolare, da anni collabora proprio con Jason Moran, rivelazione della scena jazz newyorkese, con il quale ha lavorato ai progetti ‘New Directions’ e ‘Bundwagon’. Una collaborazione dalla quale è nato anche questo appuntamento alla Casa del Jazz dove si potranno gustare le sonorità al pianoforte di Moran, texano trentaquattrenne, che ha iniziato a giocare con il piano all’età di sei anni. Una carriera folgorante la sua, partita alla Manhattan School of Music, ma che ha trovato la sua vera svolta nell’incontro con Greg Osby, con il quale ha debuttato nel cd “Further Ado”. Da lì i primi contratti per importanti case discografiche fino al suo sesto e ultimo lavoro, “Same Mother” uscito nel 2005.

Un quartetto impreziosito, oltre che dai due già quotati artisti, anche dal sassofonista di Kansas City, Logan Richardson, classe ’80, e Tarus Mateen, contrabbassista e bassista elettrico, la cui musica è una contaminazione tra hip-hop, RNB e jazz.

Sonorità giovani, pronte a trasmettere al pubblico le nuove tendenze e contaminazioni della musica jazz moderna.

Advertisement