[oblo_image id=”1″]La grande azienda patriarcale rivive sul palco del Piccolo. In occasione dei cent’anni dalla fondazione dell’Olivetti, uno dei simboli industriali italiani più importanti nel mondo, il famoso teatro di Milano ospita infatti, in questi giorni, un conosciuto monologo dedicato alla grande avventura di Camillo Olivetti e della sua famiglia: I cento anni della Olivetti. Si tratta di un lungo racconto a volte ironico, a volte malinconico, ma sempre incalzante e coinvolgente, interpretato da Laura Curino e per la regia di Gabriele Vacis, che insieme hanno anche curato la sceneggiatura dello spettacolo.

E’ bastata la narrazione dell’attrice a intrattenere e a emozionare il numeroso pubblico presente in sala, composto soprattutto da giovani e scolaresche. Alla rappresentazione non è stato di fatto necessario aggiungere alcuna scenografia o artefatto teatrale per poter rivivere le atmosfere liberty e decò degli anni di inizio ‘900, un po’ come quando si legge un libro e si ha la sensazione di passeggiare tra i luoghi della narrazione e di respirare gli odori.

[oblo_image id=”2″]La voce della Curino ha ripercorso la vicenda dell’Olivetti, attraverso il ricordo prima della madre di Camillo Olivetti e poi della moglie, fino all’interpretazione della bambina, figlia di operai, curiosa e incantata dal mito del patriarca di questa grande famiglia, che trasformò Ivrea e il Piemonte e che soprattutto introdusse la rivoluzionaria macchina da scrivere.

Ma gli autori hanno voluto riprodurre in fiction, soprattutto la figura di Camillo, uomo tutto d’un pezzo e che mise in piedi un’industria, per così dire, dal volto umano; sicuramente atipica per un’epoca in cui gli operai erano costretti a turni di lavoro massacranti e le morti bianche rappresentavano la regola e non l’eccezione.

Nello spettacolo c’è sicuramente una mitizzazione della figura del patriarca dell’Olivetti, ma è giusto così. E’ necessario dare omaggio a chi con spirito d’iniziativa e coraggio, contribuì a trasformare il volto dell’Italia contadina e arretrata e a creare il “made in Italy”, da tutti preso come esempio di gusto e ricercatezza.

[oblo_image id=”3″]In un periodo storico come il nostro, in cui le grandi istituzioni e i valori fondanti si stanno perdendo, primo fra tutti quello del lavoro, oggi troppo precario o poco qualificato; rivivere un pezzo della nostra storia economica rappresenta un’occasione unica. Il paternalismo delle grandi aziende ha sicuramente avuto aspetti negativi, come negarlo. Ma la passione, il senso di appartenenza, l’idea di contribuire alla costruzione di un’idea di crescita comune, di solidarietà tra i lavoratori, che caratterizzavano lo spirito della vecchia industria italiana, stanno purtroppo, oggigiorno, sempre più scemando all’orizzonte e lasciano un grande vuoto da colmare.

Teatro Studio
21 ottobre – 2 novembre 2008
Orario spettacoli

Camillo OLIVETTI
Alle radici di un sogno

di Laura Curino e Gabriele Vacis
regia Gabriele Vacis
con Laura Curino
produzione Fondazione Teatro Stabile di Torino
in collaborazione con Associazione Culturale Muse

Platea:
Intero € 24,50
Ridotto card Gio/Anz € 20,00
Balconata:
Intero € 21,50
Ridotto card Gio/Anz € 17,00

Informazioni e prenotazioni
NUMERO UNICO BIGLIETTERIA 848.800.304
(max 1 scatto urbano da telefono fisso)
Per chi chiama dall’estero tel. +39 02.42.41.18.89
lunedì ore 10-18.30; da martedì a sabato 9.45-19.30;
domenica 10-17.
festività (solo nei giorni di spettacolo) 10-17

Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, pomeridiane per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Servizio Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it

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