[oblo_image id=”1″] Pensate che i 42,195 di una normale maratona siano già troppi. Bene, c’è qualcuno che pur non essendo un podista di professione, ha pensato di rendere tutto più difficile con una personale interpretazione del percorso. Nikolai Kutzenko è un modesto calciatore ucraino confinato ai campi di periferia ma vanta doti nel palleggio da far invidia ai campioni più celebrati. Il giocoliere nato nel piccolo paesino di Brovary ha unito calcio ed atletica trovando il modo di iscrivere il suo nome nel libro dei guinness dei record. E’ partito dalla sua città natale per raggiungere la capitale Kiev dopo 42 km con l’imperativo di palleggiare ininterrottamente e senza mai far cadere la sfera. Una sfida durissima che richiede oltre alle evidenti doti tecniche, resistenza fisica e forza mentale.

Il tempo fatto registrare non impensierirà il nostro Stefano Baldini, ma premia la perserveranza dell’eccentrico ucraino. Per tagliare il traguardo, Kutzenko ha impiegato oltre 10 ore. Ma ancora più impressionante è il numero di palleggi consecutivi: più di 47000. Durante la sua performance, il buon Nikolai ha trovato il modo di rifocillarsi mangiando una banana ed una barretta di cioccolato, senza mai perdere il controllo del pallone. Passata l’euforia per l’impresa riuscita, ha già lanciato una nuova sfida ancora più incredibile. Percorrere gli 886 km che separano Kiev da Varsavia avendo sempre il pallone come unico compagno di viaggio. Kutzenko prevede di impiegare circa tre settimane riposandosi di notte e macinando km di giorno. Un’iniziativa con un risvolto anche sociale: la maratona si propone di unire simbolicamente Ucraina e Polonia, i due paesi impegnati nell’organizzazione dei prossimi Europei. Di certo, a differenza di ciò che è avvenuto con le prodezze di alcuni assi del pallone in celebri spot, non vi sono dubbi sull’autenticità dell’impresa di Kutzenko. Non sappiamo se gli varrà un contratto pubblicitario a 6 cifre: intanto gli consigliamo di continuare a palleggiare. Dopo tutto, sarà pur vero che nulla è impossibile

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