[oblo_image id=”1″]A Brera, nel pieno centro di Milano, omaggio a Giovanni Testori, drammaturgo che ha avuto sempre nell’anima e nella penna l’atmosfera e i profumi della città meneghina. Il Teatro Stabile dei Filodrammatici porta infatti in scena, fino al 27 giugno, il Fabbricone, famosa opera dedicata a quella Milano di periferia che è rimasta nel cuore di molti milanesi d.o.c, e acquisiti dai tanti mondi delsud Italia. Parliamo della Milano degli anni del boom economico, del proletariato delle grandi fabbriche che hanno fatto l’economia del nostro paese, della Milano delle case di ringhiera, dove sbarcare il lunario era più difficile, la gente era sicuramente più povera e disperata, ma dove la solidarietà e il calore forse risultavano più veri, sentiti, non di plastica.

[oblo_image id=”4″]Il Fabbricone è il nome di un grande casermone, della periferia nord della città, che brulica di gente e di vita; una babele nostrana, che basta a se stessa e da dove si spera sempre di allontanarsi, ma dalla quale è impossibile uscire definitivamente. Il Fabbricone lascia il segno, è un paese in verticale, dove si litiga, ci si innamora, ci si sente solidali l’uno con l’altro, come in una grande famiglia i cui componenti parlano dialetti diversi, ma per armonia e significato, così simili.

Accademia di Brera · Cortile Magnolia · via Fiori Oscuri 4
Fino al 27 giugno, lun-sab: 21,30.

IL FABBRICONE
di Giovanni Testori
drammaturgia di Emilio Russo
Compagnia Tieffe Teatro Milano
con la partecipazione di Mimmo Craig
personaggi e interpreti:
il Sandrino Schieppati – Alex Cendron
la Rina Oliva – Patricia Conti
il nonno Oliva – Mimmo Craig
la Redenta – Maria Eugenia D’Aquino
il Carlo Villa – Mario Gualandi
il Luigi Oliva – Riccardo Magherini
la Liberata Villa – Cinzia Massironi
la Edvige Shieppati – Anna Priori
l’Antonio Villa – Nicola Stravalaci
la voce del giornale radio – Gianni Quillico
scene e costumi a cura della
Accademia di Belle Arti di Brera – Scuola di Scenografia
con la supervisione di Guido Buganza
disegno luci di Mario Loprevite
regia di Marco Balbi
produzione TIEFFE Filodrammatici Teatro Stabile

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