Ieri sera s’è celebrato il “Gran Galà” del Festival Leoncavallo, giunto alla IX° edizione.
Sul sagrato del Duomo della Madonna della Serra, hanno calcato le scena di pietre grigiastre persone famose come Antonella Ruggiero in coppia al grande chitarrista Maurizio Colonna, Nicola Martinucci. La serata è stata condotta dalla splendida Hoara Borselli e dal presentatore locale Dante Zardi.
Una bella serata aperta, come al solito, dalla banda musicale di Montalto che quasi come i suonatori di strada, s’è posizionata su via Duomo (che porta alla piazza dove s’è svolta anche quest’ultima serata) e intratteneva tutti suonando arie leoncavalliane (Prologo, Vesti la Giubba, Mattinata) e non (di Puccini e Rossini, in ultimi anche il “can-can”).
Durante la serata ci sono state le esibizioni dei vincitori del Festival: il primo premio con riconoscimento “Fondazione Puccini” e premio Brissago al soprano coreano Joung Sung Mi.
Secondo classificato, premiato con riconoscimento “Veristi Italiani” al baritono Joung Sung Gi e terzo classificato il mezzosoprano Calanna Clara, infine premio speciale “Francesco Siciliani” al baritono Sergio Vitale.
La gente sembra oramai apprezzare tantissimo questo Festival, piene la platea e la tribuna di piazza Duomo e, soprattutto quando ha cantato la Ruggiero, c’era molta gente seduta anche in Piazza E.Bianco (la piazza principale del paese, dove era stato sistemato un maxischermo funzionante e un centinaio di sedie).
Si sono esibiti i vincitori di questa edizione del Festival, accompagnati da buona parte dell’orchestra “Modigliani“ di Livorno e da alcuni musicisti del locale Conservatorio di Cosenza, e Antonella Ruggiero prima da sola accompagnata dall’ottimo Colonna (trai migliori chitarristi classici al mondo) e poi s’è unita anche l’Orchestra. La cantante di origini genovesi ha tirato fuori il meglio del suo repertorio “Vacanze romane“, “Per un’ora d’amore“, ma anche cantato una delicatissima “canzone dell’amore perduto” dell’indimenticato DeAndrè.
Una bella esibizione, senza dubbio, applausi da entrambe le piazze.
Finalmente s’è suonata più volte anche “Mattinata“, molta gente ha appreso solo stasera che questa romanza è anch’essa fortemente legata a Montalto Uffugo: i diritti che si ebbero per la canzone furono usati per ricostruire il campanile del Duomo.
A tutti voi una buona “mattinata“!