C’è qualcosa che non torna nel caso dell’omicidio di Elisa Claps, la ragazza di Potenza scomparsa nel 1993 dopo essere stata avvistata Chiesa della Santissima Trinità e ritrovata senza vita 16 anni dopo. Manca sempre un tassello per completare il mosaico anche ora che il colpevole è stato condannato in via definitiva e che il movente appare leggibile. Aver dato un uomo all’assassino, aver saputo che è recidivo, con turbe e manie ossessive non basta a scrivere la parola fine su questa vicenda.
Perchè ciò che viene detto rimane legato a ciò che è taciuto: è evidente che Danilo Restivo abbia goduto di complicità, connivenze e favori ma non sappiamo da chi e perché. Appare incredibile che si debbano aspettare 16 anni per ritrovare una ragazza nello stesso luogo in cui era stata notata l’ultima volta, sembrano fragili le argomentazioni di chi sostiene di non aver visto nulla, di non aver sentito nulla, di non ricordare nulla e di aver giudicato marginali dettagli che avrebbero dato con molto anticipo una direzione alle indagini.
E’ per questo che l’inchiesta va avanti: Elisa Claps non è stata solo vittima di un serial killer o di uno squilibrato. Elisa Claps è stata oltraggiata dai silenzi, dall’omertà e difenderne la memoria significa indagare per capire la reale dinamica dei fatti. Restivo è in carcere in Inghilterra e come sostenuto dal giudice ci rimarrà per sempre perchè recidivo, pericoloso, calcolatore. Ma non basta. Le indagini non soltanto sono risultate poco tempestive ma in certi frangenti persino sconclusionate con negligenze così evidenti da apparire sospette. E il comportamento di chi in quella chiesa era frequentatore abituale rimane un rebus da sciogliere. La versione ufficiale è che i resti del corpo siano stati ritrovati casualmente da operai impegnati in lavori di restauro del sotto tetto. Può essere, ma possibile che nessuno se ne sia accorto prima o che non abbia comunicato le proprie perplessità per 16 anni?
Chi l’ha visto si è occupata del caso in modo minuzioso e continua a raccogliere testimonianze cercando di andare in fondo a un’enigma anomalo. In un libro giallo, possono volare via centinaia di pagina ma quando si arriva a conoscere il nome dell’assassino, il caso si chiude. In questo caso la risposta a quale fosse l’identità del killer, apre nuovi e forse ancora più scottanti interrogativi. La puntata speciale di Chi l’ha visto del 20 Agosto proporrà filmati e interviste esclusive cercando di fare un pò di luce in una vicenda italiana nel peggio senso del termine, simile purtroppo ad altre pagine della cronaca nera nostrana dove sembra che ci siano intoccabili al di sopra di ogni giudizio.
Elisa Claps : il caso della ragazza di Potenza uccisa nel 1993 esaminato da Chi l’ha visto nella puntata di Mercoledì 20 agosto
Il video della richiesta dei fratelli di Elisa Claps e Emanuela Orlandi di continuare nelle indagini https://www.youtube.com/watch?v=rPQgeCWVvxk