Doveva succedere ed è successo. L’invicibile armada ha nel suo destino le sconfitte tragiche. Così è anche per l’Internazionale di Milano che perde per la prima volta in campionato in quel di Napoli, di fronte alla squadra dell’allenatore più contestato del campionato, quell’Eddy Reja perennemente in bilico sulla panchina del club patrocinato dal produttore Aurelio De Laurentiis.

A Napoli di fronte al risultato e al come sia maturato sul campo gli occhi si sono fatti lucidi e le gole potenti, il liberatorio canto finale de O’surdato nnamurato è stato scandito da tutto il San Paolo riempito fino all’ultimo posto per l’occasione. Come sempre il riscatto di questa città deve per forza passare dal pallone, vera e propria risposta civile ai beceri striscioni comparsi a San Siro all’andata. Comincia la vibrante partita. L’Inter, si trova di nuovo a rincorrere ma stavolta la fortuna non l’assiste come con la precedente partita con la Roma.

Ma è altrettanto vero che è raro vedere nitide occasioni da gol interiste. Tutt’altra storia per il Napoli che carica a testa bassa per tutto il primo tempo mettendo la squadra di Mancini alle corde. Reja ordina furore ai suoi e uno tra i primi a rispondere è quel furetto sgusciante di Ezequiel Lavezzi, spina nel fianco per la difesa interista. Zalayeta torna al gol, Materazzi rischia l’autogol, un susseguirsi di ondate azzurre che sbattono contro la diga brasiliana denominata Julio Cesar. Poi tutti a riposo.

Mancini richiama all’ordine i suoi, Reja deve far tirare il fiato, così l’Inter sembra finalmente una squadra, almeno per come è messa in campo anche se non riesce a concludere e a concretizzare la pressione prodotta a sprazzi. Ma la semplicità non è nelle corde di questa partita così l’arbitro Rizzoli si trova a fischiare un rigore per un fallo di Julio Cesar (la miglior maglia interista presente in campo) sul trottolino uruguagio in moto perpetuo che risponde al nome di Walter Gargano.

Rigore e strana ammonizione (dovrebbe essere tirato fuori il rosso in questo caso) ma l’arbitro non se la sente di infierire, non su una squadra giunta a Napoli in crisi di identità e sul migliore portiere del campionato italiano che abbatte poi ogni veemenza di doppietta di Zalayeta con un gran tuffo.

L’emozioni vanno via via scemando raggiungendo le ugole napoletane che nel finale di partita si trovano ad inneggiare ad un breve torello partenopeo. Uno a zero e tutti a casa. Questa è stata la partita di stasera. L’Inter come attenuanti ha da da parte sua le numerose assenze e il pensiero fisso al ritorno con il Liverpool, ma la condizione fisica dei nerazzurri non lascia presagire nulla di buono. Il Napoli è invece la solita squadra che contro le grandi si esalta, già nel girone di andata si era espresso ai suoi massimi livelli nelle sfide contro Inter, Juventus e Roma. Si vede che gli azzurri soffrono di carenze concentrative. La Roma si avvicina a meno sei punti dalla vetta ma deve andare a sudarsi punti al San Paolo e contro un Napoli così non può stare tranquilla.

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