[oblo_image id=”1″] Da noi non è possibile. I grandi club vivono la Coppa Italia come un fastidioso impiccio, figurarsi se accetterebbero di misurarsi con squadre dilettantistiche. Nel resto d’Europa, invece, la Coppa nazionale ha un fascino unico perchè permette a chiunque di affrontare i campioni più pagati e idolatrati. Così la Francia sta impazzendo per il Carquefou, formazione amatoriale che milita in quinta serie. Nessun elemento della rosa può permettersi di dedicarsi a tempo pieno al calcio: il pallone rappresenta un secondo impiego, se non proprio un hobby. Eppure il Carquefou si è qualificato per i quarti di finale della Coppa di Francia mietendo vittime illustri. Nei sedicesimi erano stati i giocatori del Nancy a doversi arrendere, negli ottavi la stessa sorte è capitata al Marsiglia.
Squadre che occupano posizioni di vertice nel massimo campionato transalpino con campioni inseguiti dai principali club europei ma piegate da un gruppo di amici che riesce a scovare energie impreviste nelle occasioni più importanti. Contro il Marsiglia, il Carquefou ha trovato in apertura la rete con N’Doye. Un gol a freddo per certi versi storico ma che non sembrava poter sovvertire i favori del pronostico. C’era tutto il tempo per ribaltare il risultando sfruttando la quantomeno “teorica” superiorità tecnica. L’Olympique, vincitore per dieci volte del trofeo nazionale, non ha sottovalutato gli avversari e ha reagito in modo veemente.
Ma a sorpresa, la resistenza del Carquefou è stata tenacissima e la porta dell’ottimo Joinel è rimasta inviolata. Eloquenti le parole del capitano Le Paih al termine dell’incontro: “Quello che ci è successo è straordinario. L’avevamo sognato, ma viverlo è tutta un’altra cosa”. Un pò quello che avviene nelle favole. E non è detto che sia già stata scritta la parola fine. Le prossime avversarie sono avvisate: il Carquefou vuole ripetere l’impresa del Calais che nel 2000 raggiunse addirittura la finale.
Potenza di una Coppa dal sapore speciale e di un modo di intendere il calcio dallo spirito romantico. Di sicuro, il Carquefou non ha mai avuto tanti tifosi come adesso.