Perché troppo bello. Perché poco capace. Perché troppo introverso. Tante le incertezze sui motivi che avrebbero indotto i Beatles al licenziamento di Pete Best. Sebbene non si saprà mai la verità, l’ex batterista non si arrende e a 46 anni dall’uscita dai Fab Four, il quinto beatle torna a rimettersi in gioco.

È il 1962 quando, ad un passo dal raggiungimento della gloria, il gruppo di Liverpool decide di far fuori dalla band il batterista. A pochi giorni dall’incisione di Love me do, il singolo-rivelazione del gruppo, Best viene licenziato e sostituito alla batteria da Ringo Starr. Il perché del cambio non è mai stato chiarito. Alcuni sostengono che Best sia stato licenziato per incomprensioni caratteriali con i compagni, altri credono che avesse attirato le gelosie di McCartney e Lennon perché più affascinante di loro, altri ancora vogliono Gorge Martin, il produttore discografico, non soddisfatto dalle sue capacità di musicista.

Oggi, conosciuto più per la sorte avversa che per le doti musicali, il quinto beatle o musicista sfortunato sfida se stesso e annuncia il suo primo album da solista. Prenderà il nome della strada dove si trovava il locale in cui si esibiva con gli scarafaggi, Hayman’s Green, e uscirà il prossimo 16 settembre.

Fans e reduci degli anni del taglio a caschetto e dei pantaloni a zampa d’elefante attendono con trepidazione l’esordio mentre l’uscita dell’album va acquistando consensi nel pianeta musicale. Pare che i brani inediti rievochino gli anni forse più difficili della carriera di Best, dall’amarezza seguita all’abbandono del gruppo alla determinazione che l’ha spinto a non fermarsi.

Per la serie A volte ritornano…Pete Best con i suoi 66 anni di età pare dunque pronto a riprendersi la rivincita e, intanto, presenta al mondo la tracklist del suo nuovo Hayman’s Green: Come with me, Step Outside, Start Again, Grey River, Gone, Dream me Home, Everything I Want, Beat Street, Broken, Red Light, Hayman’s Green.

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