Ha vinto tutto, le hanno fatto di tutto, ha dovuto perdere tutto per ritrovare se stessa. La carriera di Monica Seles assomiglia a un iceberg in cui soltanto una piccola parte, quella legata ai trionfi sportivi, è nota agli appassionati mentre il resto rimane sotto superficie, sotto traccia. Una vita che può essere raccontata per fotogrammi.

selesIl primo è del 1989 a Houston, quando la grande  Chris Evert se la trova dall’altra parte della rete. Chris è ormai a fine carriera e nelle interviste prima della partita non vuole esaltare la giovane avversaria. “Dite che è un fenomeno? Sapete quante volte ho sentito dire questa frase”. Viene surclassata in campo dai colpi di questa quindicenne che tira fortissimo e bimane sia di dritto che  di rovescio, accompagnando ogni impatto  con un gridolino stridulo. A fine match davanti ai cronisti che la stuzzicano: “Allora come era la ragazzina?”, è visibilmente seccata ma ha la lucidità per lasciarsi scappare un profetico: “She is the next”, “Lei è la prossima”. Ovviamente si intende la prossima a diventare numero uno. Nel tennis capita spesso di assistere a questo passaggio di consegne: il leader che cede lo scettro al suo erede come nel caso di Sampras e Federer. Aveva ragione la Evert, quella ragazzina è destinata a dominare la scena. Non importa che ci sia una fuoriclasse come Steffi Graf, Monica è un rullo compressore che passa sopra tutto e tutte. Programmata per vincere. Diventa la regina del circuito, ad appena 19 anni ha conquistato otto titoli dello Slam e sembra destinata a frantumare ogni record.

amburgoLa seconda istantanea è quella più drammatica: racconta qualcosa che non era mai successo prima e che, per fortuna, non è più successo dopo. Mentre sta giocando nel torneo di Amburgo, esplode in un urlo diverso da tutti gli altri. Seduta al cambio di campo, è stata accoltellata da un fanatico che si dichiara tifoso ossessivo di Steffi Graf. A suo dire, eliminare Monica era il modo più rapido per ridare alla propria beniamina la prima posizione nel ranking. Il mondo si ferma per capire come stia la campionessa, se e quando potrà tornare a giocare. I medici rassicurano: la ferita non è profonda, garantiscono che non lascerà conseguenze. Fisicamente è vero, ma nessuno si preoccupa dello shock di chi sarà anche un fenomeno, ma rimane una teenager. Monica inizia a rinviare il momento del ritorno in campo, dice di non sentirsi pronta. La WTA si domanda cosa fare della sua classifica: la proposta è di estendere analogicamente al caso della Seles una norma che tutela le giocatrici in gravidanza “congelando” la posizione sino al rientro. Vengono riunite le altre tenniste con la convinzione che si tratti di una domanda retorica. E invece soltanto Gabriella Sabatini si dichiara favorevole: le altre preferiscono abbassare lo sguardo e non alzare la mano. La Wta decide comunque di tutelare il numero uno della Seles ma per la ragazza è un altro colpo basso: altro che cameratismo, si accorge che le colleghe sono pronte a sfruttare la sua disavventura.

navratilovaLa terza fotografia è quella del rientro a distanza di due anni dall’aggressione. E’ Martina Navratilova che dopo lunghe insistenze è riuscita a convincerla che non era giusto che per colpa di uno squilibrato smettesse di fare ciò che sapeva meglio di tutte. Monica è di nuovo in campo, vincerà ancora un titolo ma non è più la stessa. Chi la vede si accorge che ha smarrito la sicurezza e la ferocia di inizio carriera, il corpo si è appesantito. Soltanto anni dopo si saprà che Monica ha sofferto di bulimia. I dietologi si affrettavano a stilare tabelle mentre lei di notte cercava nel cibo conforto contro i fantasmi che aleggiavano nella sua testa da quel maledetto giorno della coltellata di Amburgo. Si sentiva schiacciata, incapace di rispondere alle aspettative di chi avrebbe voluto rivederla regina senza capire che prima di salvare l’atleta, bisognava pensare alla ragazza. Poi arriva un incidente che lei non smette mai di benedire. Si rompe la caviglia: ciò che lei non voleva ammettere, ora è un dato di fatto. Basta con il tennis, finalmente si può riprendere la sua vita.

Un'immagine recente di Monica Seles
Un’immagine recente di Monica Seles

L’ultima immagine è  dei giorni nostri, quella di una donna di 40 anni che ha ritrovato forma e sorriso. Quello che ha fatto su un campo di tennis è suggellato dalla bacheca, quello che potrà fare appartiene solo a lei. E potrà ottenerlo con la leggerezza di chi ha smesso di preoccuparsi di non deludere gli altri.

Advertisement

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui