I libri avvincenti si leggono tutto d’un fiato. Quelli speciali meritano di essere riletti, risfogliati con cura cercando quel passo che invita a riflettere su se stessi, sui propri comportamenti e su quelli degli altri. Prima che tu mi tradisca della convincente Antonella Lattanzi, suscita reazioni morbose come il tema che viene trattato, denunciato, confessato, ispezionato. Il tradimento difficilmente è stato investigato con tanta cura attraverso un romanzo che evidenzia l’incapacità di rimanere leali nel contesto della famiglia se il germe del tradire è stato tramandato per via genetica. E’ un romanzo che colpisce, a volte anche come un pugno nello stomaco perchè svela insicurezze, debolezze e rancori spesso sopiti ma che rimangono in tutti sotto una forma latente. Un lessico diretto, aggressivo e uno stile incalzante rendono il libro magneticamente seduttivo anche se l’atmosfera è agli antipodi rispetto al perbenismo del periodo. Una scelta narrativa coraggiosa ma che si rivela vincente: scartare con decisione un lieto fine stucchevole per mantenere la tensione sino all’ultimo rigo. Non scopriamo ciò che vorremmo essere, ma ciò che ci sforziamo di non diventare: un romanzo dai risvolti psicologici conturbanti che evidenzia la qualità della penna dell’autrice e che sembra quasi far presagire un seguito suggerendoci un cambio di direzione piuttosto che una linea d’arrivo.
Titolo: Prima che tu mi tradisca
Autore: Antonella Lattanzi
Editore: Einaudi