Amleto de Silva , La nobile arte di misurarsi la palla
Amleto de Silva , La nobile arte di misurarsi la palla

Si chiamano intellettuali-chic ma l’etichetta inganna. Di chic hanno poco e di intellettuali non hanno proprio nulla. Sono quelli che fanno la foto alla propria libreria di casa per esibirla sui social network omettendo di raccontare che non sanno di cosa parlino quei testi. O che vanno alle presentazioni di inediti per poter dire “io c’ero” e poco importa “se non ho capito, se dormivo o se pensavo ad altro”. Purtroppo, in Italia non solo gli intellettuali-chic esistono, ma pesano. Senza meriti occupano posizioni, prendono decisioni, rischiano di affossare le speranze di quelli che invece la scrittura e la lettura (sembra incredibile ma alle nostre latitudini in tanti hanno scritto più libri di quanti ne abbiano letti) credono per davvero. Contro questa massa di finti eruditi, di sapientoni che non sanno, di opinionisti senza opinioni, si scaglia Amleto de Silva con la sua nuova opera: La nobile arte di misurarsi la palla. Come un novello Cirano di gucciniana memoria, infila “la penna ben dentro il loro orgoglio” e smaschera la falsità di chi è protagonista di un sistema che si sgretola come mattoncini Lego appena si cerca di sondarne le fondamenta. L’eroe del libro, Enea, non sogna di cambiare il mondo, regalare la pace universale, circumnavigare il globo; si accontenterebbe di diventare uno scrittore. Non pretende il Nobel o la vetta delle classifiche di vendita, gli basterebbe guadagnare abbastanza da vivere grazie a ciò che più lo gratifica. Per questo si trasferisce a Roma per frequentare una scuola, ma scopre che il “mondo letterario” è popolato da figure meschine: aveva lasciato la sua realtà convinto di trovarne una più stimolante e scopre invece tutto il botox che incrosta saloni, case editrici, librerie.

La nobile arte di misurarsi la palla è quasi uno sforzo metalinguistico, non è autoreferenziale perché racconta la situazione attuale continuando tenacemente a pensare che ci sia spazio per cambiare. Amleto de Silva non è utopico, semplicemente non vuole arrendersi a ciò che vede e il suo ultimo libro, edito da Round Midnight (‘round midnight),  ha due pregi. Fa venire voglia di leggerlo sino all’ultima pagina e fa venire voglia di scrivere senza secondi fini, senza moralismi. Soltanto perché scrivere rimane una coccola per se stessi e – quando è fatto bene – anche un abbraccio per gli altri

Autore : Amleto de Silva
Titolo: La nobile arte di misurarsi la palla
Editore: Round Midnight Edizioni
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