Alimentazione vegana contro il cancro : il servizio de Le Iene show del 16 Aprile ( Aloe e padre Romano Zago )
Le Iene Show continuano ad occuparsi di un tema che ha suscitato grande clamore sul web e polemiche all’interno della comunità scientifica: l’alimentazione vegana contro il cancro. Nella puntata di mercoledì 16 Marzo, Matteo Viviani raccoglierà la testimonianza di altre persone che dichiarano di aver ricevuto beneficio da un drastico cambio del proprio regime alimentare con il preponderante inserimento di cibi di origine vegetale. Pur manifestando la propria fiducia sulle possibilità curative di diete vegetariane, il programma di Italia 1 mantiene un atteggiamento decisamente più cauto rispetto a quanto fatto nel seguire inizialmente il caso Stamina. Nella puntata, si proporrà anche la cura di Padre Zago convinto che una terapia basata con l’aloe fosse valida contro il cancro.
Nelle settimane scorse si era dato spazio anche alla dottoressa De Petris che ha avuto gravi noie sul lavoro dopo aver dichiarato le virtù di un’alimentazione vegana (aggiungendo anche le possibilità dell’acqua alcalina) anche nei casi persone gravemente malate. Il nodo della questione riguarda soprattutto l’efficacia allorché la patologia si è già manifestata. E infatti accertato che un regime alimentare sano riduca i rischi relativi all’insorgenza di malattie anche gravi (con particolare riferimento ad alcune tipologie di cancro) ma restano i dubbi sulle doti terapeutiche allorché il tumore si è già sviluppato.
Aveva molto discutere l’esperienza del signore calabrese che assicurava di aver visto regredire il tumore dopo aver deciso – su consiglio del figlio – di modificare la propria dieta eliminando gli alimenti di origine alimentare. E’ sempre bene ricordare, al di là dell’onda emotiva , che la letteratura scientifica ha necessità di una mole di casi decisamente più alta per giungere a conclusioni definitive.
Il dubbio l’alimentazione vegana antitumorale sia una bolla di sapone viene sollevato anche da pareri autorevoli: tuttavia, l’accusa mossa al programma di poggiarsi sulla disperazione delle persone malate e dei loro parenti per creare false speranze, appare decisamente fuori luogo. Le Iene ripetono spesso come manchino pubblicazioni che possano dare sostanza alle esperienze positive riportate e offrono l’opportunità anche ai medici scettici di esporre la propria posizione.
L’impressione, è che l’eco mediatica non accennerà ad esaurirsi
Alimentazione vegana contro il cancro : Le Iene Show presentano nuovi casi nella puntata di mercoledì 9 aprile
Alimentazione vegana contro il cancro : una speranza concreta, un’illusione mediatica o una becera operazione di sciacallaggio? E’ il quesito che continua a rimbalzare sul web e sui social network da quando è andato in onda il servizio de Le Iene del 6 Marzo , in cui l’inviato Pablo Trincia ha raccontato la storia del signor Antonio che, stando alle sue parole, deve la regressione di un tumore all’adozione di un’ alimentazione vegana contro il cancro. Prima di credere che si tratti di una polemica solo italiana, si può riportare il clamore suscitato dalla vicenda del 78 enne britannico, Allan Taylor, dilaniato da un tumore al colon esteso all’intestino giudicato incurabile dai dottori. Sospese le cure, Allan Taylor si è limitato a un regime dietetico imperniato sulle virtù di determinati alimenti escludendo carni e derivati del latte. Questo il breve riassunto che ha portato alla completa guarigione:
– orzo : antiinfiammante naturale benefico per l’intestino;
– curry : ha un’azione efficace grazie alla Curcuma e favorisce la secrezione delle endorfine;
– esclusione di carne, latti e derivati : questi alimenti potrebbero creare complicazioni all’attività intestinale propiziando l’insorgere di malattie ;
– selenio : potrebbe indurre l’autodistruzione delle cellule tumorali;
– vitamina C: il signore britannico dichiara di assumerne quantità più che abbondanti in tavolette
Ripartiamo, alla ricerca di un pò di chiarezza dal comunicato dell’istituto in cui è in cura il signor Antonio protagonista del servizio de Le Iene : “… Nessuno studio in tal senso è in corso presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica. Alcune attenzioni dietetiche possono avere ruolo e spazio nell’inquadramento generale di una terapia oncologica come di terapie per altre malattie, ma nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori. L’IRCCS Ospedale San Raffaele precisa inoltre che la dr.ssa Michela De Petris è consulente dell’Ospedale dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico. La dottoressa, nell’intervista, ha tuttavia espresso opinioni personali. L’Ospedale puntualizza che il caso clinico oggetto del servizio si riferisce ad una persona che non è stata seguita dalla dr.ssa De Petris presso il San Raffaele, ma in altre strutture sanitarie”.
Ma quali sono le possibilità dell’ alimentazione vegana contro il cancro ? La documentazione scientifica che, ovviamente, si basa su casistiche ampie e non su vicende isolate, ammette le possibilità di un’alimentazione ricca di vegetali, cereali e frutta nel diminuire i rischi dell’insorgenza di tali malattie. Allorchè la patologia si è già sviluppata, stando anche a quanto riportato dal comunicato, l’alimentazione può essere un sostegno soprattutto nel non affaticare un fisico debilitato, ma non ha le potenzialità per essere l’unica artefice della regressione – o addirittura – della scomparsa della malattia.
Possono, in conclusione, essere avanzate almeno un paio di riflessioni legate alla liceità di inchieste in ambito medico proposte da programmi popolari:
– Nel servizio de Le Iene accanto alla testimonianza del signor Antonio, convinto di essere guarito grazie alla dieta vegana e della dottoressa Michela De Pretis – medico chirurgo esperta in oncologia emembro del Comitato medico scientifico dell’Associazione Vegetariana Italiana – , si è dato spazio anche ai dottori che hanno prontamente affermato come la regressione della malattia fosse dovuta principalmente alla radioterapia a cui si era sottoposto il paziente. Si è altresì ribadito come il caso in questione non possa essere considerato allo stato attuale rapportabile per tutti gli altri malati;
– La televisione, nei modi e con i toni corretti, ha il diritto ma anche il dovere di occuparsi di temi delicati come le possibili cure per malattie così serie che, purtroppo, hanno un’incidenza così ampia. Si può voler dare speranza anche senza illudere: indurre i pazienti a continuare a lottare anche nelle situazioni più complesse. La ricerca, ad ogni livello, prosegue in modo incessante: è sufficiente sfogliare la lista delle malattie che venivano ritenute incurabili sino a pochi decenni fa e che ora vengono trattate con successo, per capire come nuove terapie possono affermarsi nel prossimo futuro. Ed è una considerazione valida in termini assoluti, senza implicazioni legate esclusivamente al regime alimentare o unicamente al valore dell’ alimentazione vegana contro il cancro .