Vito Cortese
Vito Cortese

Cosa fa un gruppo di persone che vuole sostenere un alimentazione sana, che stia al passo dei nostri tempi e che abbia a cuore il benessere e i piaceri del palato? Facile, segue “Nudo&Crudo”, una nuova filosofia culinaria. Crudo non significa più semplice e noioso, ma è ormai sinonimo di gourmet. Il gruppo ribadisce l’importanza del cibo crudo, che mantiene intatte tutte le due proprietà. Per chiunque volesse aggiungersi, sono aperti corsi di cucina, diversi dai soliti e molto creativi. Noi abbiamo fatto qualche domanda a Vito Cortese, chef crudista, fondatore di “Nudo&Crudo” nel 2010. Fin da teenager ha mostrato di che pasta è fatto, intraprendendo la sua prima attività imprenditoriale già a 18 anni. Canada,Usa e Costa Rica sono state le tappe fondamentali per lo chef, poiché lo hanno avvicinato notevolmente al Crudismo, facendolo entrare nella migliore accademia internazionale. Nel 2010, il culmine della sua carriera “crudista”, con l’inizio di corsi di cucina di “Nudo&Crudo”, che sono sfociati poi in un vero e proprio marchio, punto di riferimento per tutti gli appassionati di Cucina Crudista. Proprio a loro e dedicato il sito www.nudocrudo.net, ricco portale interamente dedicato alla filosofia del Crudismo. Che aspettate a sbrizzarrirvi con qualche piatto “Nudo&Crudo” ? E se avete ancora dei dubbi, leggete con attenzione le parole dello stesso Vito Cortese..

Cos’è il “nudo e crudo” e come è nata l’idea? Nudo&Crudo è principalmente il frutto di tanta passione, una passione nata verso la fine del 2009 che poi è dventata una vera e propria professione. A fine ottobre del 2010 organizzai un workshop che si chiamava Halloween Nudo&Crudo, doveva essere un corso fine a se stesso e invece è stata la scintilla che ha portato alla creazione di una scuola itinerante di cucina crudista, che si avvale oggi di 10 insegnanti tra l’Italia e Londra. In tutta sincerità, ammetto di non essere partito con l’idea di creare un team, ma ogni volta che faccio un corso do il meglio cercando di offrire sempre qualcosa in più. Forse questo è il motivo per cui le persone scelgono questo modo di viverela cucina. Questo dare agli altri aiuta anche me a crescere non solo come chef ma anche come persona.

Quale ricetta rappresenta meglio questa filosofia? Avrei tantissime ricette che rappresentano questa filosofia, perchè questo tipo di cucina permette di creare infiniti menù: dall’antipasto al dolce. Ecco, parlando di queste due categorie potrei darvi la ricetta della tartare, semplice e gustosissima che spesso mi fa compagnia a tavola, e poi quella dei mustacciuoli in chiave crudista, una ricetta creata appositamente per questo Natale. È un dolce tipico del sud…io da pugliese mi sono ispirato ad una ricetta della mia regione! Vantaggi e svantaggi di questo tipo di cucina Se devo dirti i primi vantaggi che mi vengono in mente direi: velocità nella preparazione, leggerezza, creatività e fantasia. Gli svantaggi? Se proprio così li vogliamo chiamare, sono il doversi reinventare un po’, cambiando le abitudini, l’organizzazione e la dispensa, ma cosa c’è di più divertente che preparare qualcosa di nuovo?

Hai girato molto ultimamente. In quali terre hai trovato maggiore adesione?Che tipologia di persona segue di più la tua cucina “nuda e cruda”? Si, viaggio tantissimo e lo adoro, perché mi permette di incontrare tanta gente molto diversa. Il riscontro più alto di solito lo trovo da Roma in su, potrei dire che Milano e Torino sono sempre città molto ricettive. Ma non nascondo che a Reggio Calabria ho dovuto dire di no a diverse persone che continuavano a presentarsi al corso proprio perchè eravamo pieni oltre il numero “consentito”! In sostanza, l’interesse verso questo tipo di cucina lo riscontro davvero dappertutto, come testimoniano del resto le adesioni ai miei corsi. Le persone che li frequentano sono interessate all’apprendimento di nuove tecniche di cucina, e soprattutto sono molto attente alla propria salute e a quello che consumano. Si tratta davvero di un pubblico vario e vasto: se dovessi indicare una fascia d’età direi dai 20 ai 75 anni! Un must in cucina A livello di ingredienti, frutta e verdura a go-go. A livello di attrezzature, niente forni, formelli, fuochi, microonde, ma assolutamente imprescindibile è il frullatore. Ma il vero must di questo periodo di feste, è sicuramente il cioccolato crudo: buonissimo e sano, dà energia e contiene tutti quegli elementi che ne fanno un “superfood”. È un ingrediente molto importante per la preparazione di tantissimi dolci, e proprio per questo ho scelto di portarlo in Italia con il mio marchio Nudo&Crudo. Lo potete trovare sul sito www.nudocrudo.net.

tartarePiatto preferito? Non ne metterei solo uno, ma almeno uno per categoria: la tartare di avocado e zucchine, la “pizza” crudista, i funghi ripieni al pesto, e naturalmente il tortino al cioccolato dal cuore caldo. Secondo te, a cosa è dovuto il notevole successo che stanno avendo i programmi televisivi che riguardano la cucina? È qualcosa su cui rifletto da tempo, e soprattutto alla luce del successo non solo dei programmi, ma anche dei vari corsi in giro per l’Italia, penso che molto derivi dalla curiosità di scoprire cose nuove e dalla voglia di esprimere la propria creatività. Penso anche che molte donne, avendo frequentato gli studi fino a oltre i 20 anni, non hanno avuto la possibilità di stare accanto alla mamma (come si faceva una volta) e di apprendere i segreti e le tecniche di una vera cuoca, e ora, vuoi un po’ per la crisi (non si può certo più uscire ogni giorno a cena fuori), vuoi la voglia di creare e “accudire” se stessi e i propri cari, la voglia di imparare ha preso il sopravvento. E poi è anche un modo si socializzare, conoscere persone nuove e scoprire di avere molto in comune con loro. In fondo la cucina è sempre stata anche un convivio, un luogo dove ci si ritrova e ci si diverte insieme.

Consigli per chi volesse intraprendere la tua stessa strada? Se parliamo a livello di alimentazione, premetto che non sono un crudista 100%: mi piace trovare il mio equilibrio ogni giorno, e per questo consiglio di introdurre pian piano alimenti vivi nel proprio menu quotidiano, magari eliminando quello che è il cibo spazzatura (che cibo non è), sperimentando e capendo le proprie necessità. Se parliamo a livello professionale, consiglierei di fare un po’ come ho fatto io, iniziando con i corsi base per vedere se questa può essere la propria passione, per poi frequentare man mano altri corsi, fino ad arrivare,volendo, al corso professionale. Con la mia scuola li offriamo tutti, basta essere curiosi, aperti e pieni di iniziative: c’è un mondo ancora tutto da creare con questa cucina innovativa. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? I progetti sono tanti, la squadra di insegnanti crescerà: vogliamo espanderci anche in Europa. Vogliamo ampliare la gamma di prodotti a marchio Nudo&Crudo del nostro e-shop, e soprattutto portarli anche nei classici negozi. A marzo aprirò uno dei primi locali in Italia dedicati alla cucina crudista gourmet, che sarà l’inizio di una lunga serie. Perché in fondo la nostra missione è di far conoscere le potenzialità di questo approccio al mondo intero, con leggerezza e divertimento!

E se lo dice Vito Cortese, uno chef che si è meritato credibilità e ammirazione nel mondo della grande gastronomia, c’è da fidarsi…

Vito Cortese Chef Crudista Fondatore di Nudo&Crudo •Raw Food Italy• vito@nudocrudo.net (Vito Cortese)

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