[oblo_image id=”4″]Secondo la Teoria dei sei gradi di separazione, proposta per primo dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy nel 1929 nel racconto Catene, qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona nel mondo attraverso una catena di conoscenze con non più di cinque intermediari. Una teoria davvero affascinante, ma difficile da verificare, specialmente negli anni in cui è stata formulata, ma non nell’era di Internet e delle chat.

[oblo_image id=”1″]Una ricerca condotta da Microsoft su trenta miliardi di conversazioni tra centottanta milioni di utenti di Microsoft Messenger, infatti, ha dimostrato che gli internauti sono collegati tra loro da una media di 6,6 gradi di separazione, dato che vale per il 78% delle coppie che chattano, mentre nei casi limite i gradi di separazione salgono a 29. Per la privacy, i ricercatori non hanno avuto accesso al contenuto delle chat o all’identità degli utenti, ma si sono limitati a controllare i flussi delle conversazioni, mettendoli in relazione con i dati demografici relativi ai singoli internauti.

Per me è stato abbastanza sconvolgente – ha commentato uno dei ricercatori, Eric Horvitz abbiamo visto che ci potrebbe essere una connessione sociale costante tra i membri dell’umanità. L’idea che siamo molto vicini l’uno all’altro è sempre stata molto diffusa ma abbiamo dimostrato che questa idea va oltre il folklore.

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