Saviano su Pantani
Saviano su Pantani

E’ graffiante come sempre Roberto Saviano nel commentare la riapertura del caso sulla morte di Marco Pantani richiesta dalla procura di Rimini. “Pantani è stato lasciato solo quando era in difficoltà. Lo hanno voluto far passare come unico colpevole di un sistema per emendare colpe di altri.” Il riferimento ancor più che agli ultimi giorni del Pirata tragicamente scomparso nella giornata di San Valentino di 10 anni fa al residence riminese Le Rose , è alla faccenda doping. Pantani è stato sospeso in via cautelare – non squalificato – per il valore di ematocrito superiore al 50 % prima della tappa di Madonna di Campiglio in un Giro d’Italia che il ciclista stava dominando in largo e lungo.

Saviano sottolinea come gli stessi che ora si ergono a difensori della memoria di Marco, all’epoca si scagliarono contro Pantani facendolo passare per traditore dell’affetto dei tifosi. L’assoluzione in via giudiziaria non ebbe la stessa eco mediatica dell’accusa: Pantani precipitò in un tunnel di depressione e successivamente di dipendenza sentendosi vittima di un modo che l’aveva incensato sino a un attimo prima. Si è sentito come una semidivinità riportata a terra afferrato per i piedi e non ha retto l’urto.

Saviano non dimentica i titoli dei giornali e i servizi televisivi in cui il Pirata pagava per tutti: nessun altro ciclista è stato così associato al doping nonostante – è bene ripeterlo – la sospensione era giunta per motivi cautelari e non per l’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti. La speranza è che la riapertura del caso serva quanto meno a chiarire cosa sia successo negli ultimi giorni di vita di un campione amato, abbandonato e divorato dai media che non hanno capito di star distruggendo non soltanto lo sportivo ma anche l’uomo.

Saviano : “Pantani è lasciato solo pagando per colpe di altri”
Advertisement

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui