Roma celebra Domenico Modugno, lunedì 10 marzo al Teatro Ghione, via delle Fornaci 37. Con un concerto, alle 21, per ricordare il primo cantautore della storia musicale italiana. Profondo conoscitore del repertorio di Modugno, Gianni Davoli ha voluto rendergli omaggio in uno spettacolo che lo ricorda per le molteplici sfaccettature: non solo le canzoni, ma anche il suo genio, la sua creatività e la sua fantasia.

Un’esibizione straordinariamente sentita, minuziosa nel restituire le giuste intenzioni, ma particolarmente attenta a non tradire le sfumature e le emozioni. E’ un’interessante occasione culturale nella quale vengono raccontati, attraverso la voce narrante dell’attrice Loredana Di Cicco, aneddoti e particolari sulla vita di Modugno, dialoghi, monologhi, poesie ed alcuni filmati di repertorio: rappresentano i momenti più salienti della sua carriera artistica.

[oblo_image id=”1″]Una passione vera, quella di Davoli, iniziata nel 1998 alla Sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, in occasione del 40° anniversario di Volare con un concerto acustico al quale si sono aggiunti dei mimi e, gradualmente, sfociata in un importante evento che si avvale di un organico di ben dieci elementi d’orchestra, due vocalist e l’attrice Loredana Di Cicco, sempre rigorosamente nel segno di un rispetto e di una difesa della tradizione italiana, perché Modugno rappresenta l’Italia, il sentimento italiano, il paesaggio del Belpaese in tutti i suoi aspetti, senza nessuna scopiazzatura anglo-americana. E’ bene ricordare che le canzoni di Domenico Modugno sono state tradotte e cantate in oltre centoquaranta paesi e la parola “Volare”, canzone che compie quest’anno il suo cinquantesimo anno di vita, è risuonata ovunque come desiderio, sogno di liberazione, simbolo di tempi nuovi, ma anche come segno di solidarietà.

Modugno era nato nel Sud, in un paese povero, e arrivò a conquistare l’America. Più che una storia, la sua è una leggenda. Mi sono innamorato delle canzoni di Modugno – commenta Davoli – perché con i suoi motivi ed i suoi testi sul palcoscenico, arrivi dritto al cuore dell’ascoltatore, stabilendo contatti diretti ed emozionali col pubblico. Per esprimere un sentimento, Modugno non fa un giro di parole ma ti colpisce direttamente al cuore. Sono andato allo studio e alla scoperta di Modugno indipendentemente dalle canzoni che tutti cantano, ricercando brani che pochi hanno avuto il coraggio di interpretare poiché il confonto diventa pericoloso. Tra le canzoni prescelte Cavaddu cieco de la minera, Lu tamburru de la Guerra, La sveglietta, ma anche Vecchio frak, Lu pesce spada, La donna riccia, Strada ‘nfosa, Notte di luna calante, Io mammeta e tu, Lazzarella, una splendida versione de La Lontananza e Amara terra mia, in coppia col soprano cinese Hong Mei Nie, celebre per aver cantato durante il Giubileo del 2000 in occasione dell’apertura della Porta Santa. Un repertorio che conta oltre 35 canzoni, in testa alle quali spicca la composizione che Davoli ha dedicato all’artista scomparso: Un angelo coi baffi.

L’ingresso è libero su prenotazione telefonica ai seguenti numeri: 06.3225044 – cell. 328.4112014.

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