Amnesty International si è ufficialmente dichiarata scioccata per i tre anni di prigionia inflitti da un tribunale marocchino ad un uomo colpevole di aver registrato su Facebook un falso profilo del fratello del re Mohammed VI.
La corte di Casablanca ha condannato il 27 ingegnere Fouad Mourtada per uso di false informazioni e usurpazione dell’identità regale. Benecdite Goderiaux, membro di Amnesty, ha dichiarato la sentenza è palesemente sproporzionata all’offesa. L’accusa ha chiesto una pena esemplare per Mourtada mentre avvocato Ali anmar, in difesa di Mourtada, ha portato come esempio casi simili verificatisi in Usa, Canada e Europa. Su Facebook si trovano siti di Sarkozy, Bush, Blair, calciatori, popstar, attori, nessuno è certificato come sito originale e nessuno di questi personaggi così popolari ha mai portato in tribunale i creatori di questi siti.
Alla domanda della corte sul perchè abbia voluto registrare su Facebook il profilo del principe Moulay Rachid, il 27 ingegnere ha così risposto: “ Sono un suo ammiratore, mi piace molto e non gli ho mai arrecato alcun danno. Sono innocente”. Ma alla corte marocchina tutto ciò non è bastato.