Raccontare Napoli non è impresa facile: è la città italiana più densamente popolata, con una storia plurimillenaria, in cui vicende umane e culture diverse sono approdate e si sono mescolate, lasciando dietro di sé le loro impronte più disparate; è ricchissima di cultura, arte, storia e tradizioni e va da sé che non si può raccontare tutto in un breve articolo. Ci tocca ahimé scegliere alcuni aspetti a discapito di altri!

Per non parlare dei napoletani, un popolo particolare e dalle mille sfaccettature, fieri della loro “napoletanità” – che è un vero e proprio modo di vivere – costituito da un intreccio di passione, ironia, amarezza, allegria, musica, fantasia. Un popolo nobile e orgoglioso, legato alle proprie tradizioni. E Napoli è anche questo; la sua gente e il carattere napoletano è parte integrante della città, lo noterete non appena ci metterete piede!

La maniera migliore per visitare la città è camminando, vi consigliamo di non utilizzare la macchina e piuttosto di utilizzare i mezzi pubblici che collegano bene i vari quartieri. Lasciate i vostri zaini e borse in uno dei vari depositi bagagli presenti a Napoli e infine, come in tutte le grandi città, evitate di mettere troppo in mostra oggetti di valore. Mettetevi scarpe comode e avventuratevi alla scoperta di questa magnifica città!

I tre decumani

Per orientarci nella visita alla città, cominceremo con quello che è il cuore del centro antico di Napoli, la zona dei tre decumani, cioè le tre antiche strade create alla fine del VI secolo a.C. durante l’epoca greca. Esse, parallele tra loro, si allungavano da est a ovest e suddividono ancora oggi il centro storico e pulsante della città in tre parti. Per la loro vastità e per gli eccezionali edifici e monumenti presenti, la zona dei decumani è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

I tre decumani sono:
superiore, che comprende Via Sapienza, Via Pisanelli, Via Anticaglia;
maggiore, che va da Piazza Miraglia a Via dei Tribunali;
inferiore, che va da Piazza del Gesù a Via San Biagio dei Librai.

  • Il decumano superiore, come suggerisce il nome, è più in alto rispetto agli altri due e si trova nell’attuale zona Anticaglia, così chiamata per l’abbondanza di “anticaglie” o, meglio, di resti di costruzioni romane rinvenuti. L’aspetto del decumano superiore non è facile da identificare a causa dei successivi e numerosi interventi di rifacimento, tuttavia è interessante il Convento di clausura delle Trentatré, fondato nel IV secolo d.C., dove è possibile vedere la ruota degli Esposti, che accoglieva, in totale anonimato, i neonati abbandonati e dove fu costruito un monastero per accogliere le “donne impudiche” che volevano redimersi.
  • Il decumano Maior (maggiore) include l’odierna via dei Tribunali, su cui si affacciano una grande quantità di edifici di importanza storica: La chiesa di Pietrasanta, del VI secolo d.C., edificata su un preesistente tempio dedicato a Diana, “protettrice degli animali selvatici, custode delle fonti e dei torrenti, protettrice delle donne, cui assicurava parti non dolorosi”. Quella alla chiesa può rivelarsi una visita utile, oltre che molto interessante, pare infatti che baciando la sacra pietra miracolosa, tutti i propri peccati vengano cancellati.

La chiesa dei Girolamini, che si trova su largo dei Girolamini, lungo via dei Tribunali, conosciuta anche come Domus aurea per la sua decorazione in oro, marmi preziosi e madreperla, non è solo una chiesa, ma anche una ricca biblioteca; per l’esattezza, è la più antica biblioteca pubblica di Napoli e comprende circa 160.000 libri antichi e moderni.

  • Il decumano inferiore, l’odierna Spaccanapoli, è una delle principali strade di Napoli e richiede una visita accurata, perché è tutto un susseguirsi di tappe imperdibili.

Partendo da piazzetta Nilo, zona in cui potrete imbattervi in vari fast food per turisti frettolosi, la prima tappa è la cappella di Sansevero, al centro della cui navata è collocata la statua dello stupefacente Cristo Velato. L’incredibile trasparenza del sudario che copre il suo corpo martoriato esalta a tal punto i segni della sofferenza patita, che fece nascere la leggenda secondo cui, inizialmente, non si fosse trattato di marmo, bensì di vera stoffa, trasformata in marmo per mezzo di qualche misterioso procedimento alchemico.

La Via dei Presepi e la Chiesa di san Gregorio Armeno

È una via famosa, sia perché collega perpendicolarmente il decumano maggiore con quello inferiore, l’attuale zona Spaccanapoli, sia per le numerosissime botteghe artigianali che realizzano presepi artistici, conosciuti in tutto il mondo. È divertente e inaspettato vedere collocati nei presepi, insieme a pastori adoranti, pecorelle e angioletti, spiritose caricature di personaggi pubblici e vip contemporanei. Una visita ai presepi napoletani, che sono dei veri capolavori d’arte messi in mostra dai bottegai tutto l’anno, è una delle attività da non perdere a Napoli.

Confinante alla via dei Presepi si trova il complesso monumentale della cinquecentesca Chiesa di san Gregorio Armeno e di Santa Patrizia, una delle chiese più antiche, grandi e importanti della città. L’interno è uno spettacolo di arte barocca: straordinari soffitti a cassettoni lignei intagliati con pitture fiamminghe e affreschi e un’imponente fontana barocca di marmo nel chiostro.

La chiesa di santa Chiara

Proseguendo oltre l’Università Federico II – la più antica università laica e statale del mondo, fondata nel 1224 e ritenuta una delle più importanti d’ Europa -, la tappa successiva è il complesso monumentale di santa Chiara. La chiesa di santa Chiara comprende ben quattro chiostri ed è la più grande basilica gotico-provenzale della città.

I pilastri dei viali sono rivestiti da maioliche con ghirlande di foglie e fiori e sui sedili sono rappresentate scene della vita dell’epoca, mentre le pareti dei quattro lati del chiostro sono interamente coperte da affreschi. Nel coro delle monache potrete ammirare alcuni resti di affreschi di Giotto.

Napoli non è solo sopra, ma anche sotto. Sì, avete letto bene: esiste una Napoli sotterranea tutta da visitare! Nella “Napoli Sotterranea” potrete vedere i cunicoli del vecchio acquedotto greco-romano e scoprire tutti i suoi utilizzi successivi, mentre nella “Neapolis Sotterrata” vedrete le botteghe, le strade e tanto altro della Napoli greco-romana.

Napoli Sotterranea

Una zona della città veramente straordinaria – e, a nostro avviso, tappa obbligatoria -, è la Napoli Sotterranea, una estesa rete di tunnel sotto terra nati come ipogei funerari, divenuta in seguito una complessa rete di acquedotti, fino a diventare una zona di rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale. Quotidianamente alle ore 10, 12, 14 e 16 da Piazza San Gaetano al numero 68 partono dei tour in lingua italiana della durata di circa 2 ore.

La Neapolis Sotterrata

La chiesa di san Lorenzo, in stile gotico, è una delle chiese più importanti dell’Italia meridionale, accolse le preghiere di Francesco Petrarca e il chiostro settecentesco vide il folgorante incontro di Boccaccio e Fiammetta. Proprio dal chiostro si scende per 136 gradini e si raggiunge la Neapolis Sotterrata, il sottosuolo d’epoca romana, da dove si estende una straordinaria area archeologica perfettamente conservata: l’antica città romana. Vi si riconoscono con precisione le antiche botteghe e gli opifici, il mercato, l’acquedotto con la cisterna e il teatro romano. Il complesso monumentale di  San Lorenzo Maggiore è aperto tutti i giorni, dalle ore 9:30 alle 17:30.

La  Funicolare Centrale e il Vomero

A fine giornata, quando le strade del centro di Napoli diventano eccessivamente affollate, un salto nel quartiere del Vomero assicura un’avventura piacevole e fuori dal comune. Vi suggeriamo di prendere la funicolare e, una volta arrivati in cima, potrete godere della vista su quasi tutto il golfo di Napoli e delle sue isole. Uno spettacolo che vi lascerà a bocca aperta!

Come abbiamo menzionato all’inizio, un tour a Napoli potrebbe – e dovrebbe – continuare con tappe altrettanto imperdibili: le stazioni dell’Arte della metropolitana, il teatro san Carlo, il Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino, i vari rioni e musei, i giardini (quello della reggia di Capodimonte, la Floridiana e il giardino di Babuk), una passeggiata in via san Biagio dei Librai o nei quartieri spagnoli, una visita all’Ospedale delle Bambole e, ovviamente, una doverosa sosta in una delle tante pizzerie storiche della zona.

Napoli infatti è anche la città della pizza e l’arte dei suoi pizzaioli è stata dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco: le pizzerie in città sono numerose e difficilmente classificabili. è  una tradizione talmente importante e radicata che praticamente tutte le pizzerie in città servono una pizza deliziosa. Provare per credere!

http://visit-napoli.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Maggiore_alla_Pietrasanta
https://www.napolisotterranea.org/

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