
Alvaro Morata è l’obiettivo per l’attacco della Juve del futuro. 21 anni, media gol invidiabile, cresciuto nel serbatoio in Real Madrid con apparizioni già in prima squadra. Incarna l’ideale di centravanti moderno che combina prestanza atletica e corsa, è apprezzato da Conte che immagina un tandem irresistibile con Tevez. Morata, infatti, partecipa al gioco di squadra ma è letale in area di rigore: punta completa desiderosa della definitiva consacrazione. Si tratterebbe di una scommessa ma fondata su basi solide; perchè rischiare di vederlo esplodere altrove quando c’è la possibilità di farlo maturare a Torino con un allenatore bravo a valorizzare il proprio organico? Con il giocatore, l’accordo di massima c’è: le richieste non sono eccessive, mentre rimane un grosso punto interrogativo sul cartellino. Il Real chiede 30 milioni, la Juve per Morata non vorrebbe spendere più della metà, ma non è escluso il prestito per una stagione. L’alternativa per l’attacco rimane Drogba: niente cartellino da pagare ma un ingaggio pesante per un campione che però ha 36 anni. Esperienza o gioventù, brama di emergere o orgoglio di un fuoriclasse che vuole ancora ruggire : la scelta non è facile e in corso Galileo Ferraris si continua a discutere.
Tuttavia, oltre a Morata, in occasione dell’amichevole con le vecchie glorie, la Juventus ha chiesto informazioni per un altro gioiello del Real. Si tratta di Marcelo, appetito dai bianconeri alla ricerca di un esterno capace di saltare l’uomo e di coprire l’intera fascia. Il brasiliano ha un prezzo ridotto in virtù di un contratto in scadenza del 2015, ma bisogna fare i conti con la volontà del giocatore tra i protagonisti del trionfo in Champions con la chicca del gol in finale.