Un monumentale presepe di Caltagirone in questi giorni fa bella mostra di sé a Madrid. Inaugurato nei giorni scorsi, infatti, “el belen” come viene chiamato appunto il presepio dagli spagnoli, resterà aperto ai visitatori fino al giorno dell’Epifania. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione provinciale di Catania presieduta da Raffaele Lombardo, in collaborazione con l’Azienda Provinciale per il Turismo e l’Ufficio di rappresentanza dell’Ente Nazionale del Turismo. Ospitata nei saloni del Centro Culturale “Casa del Reloj” della capitale, la pregevole opera che rappresenta il “mistero della natività” è stata realizzata dall’Associazione culturale calatina Sikelia ed in particolare dalle mani sapienti ed esperte di Toto Di Caudo in collaborazione con altri maestri artigiani di Caltagirone. Un presepe spettacolare grande più di sessanta metri quadrati dove i pastori sono i protagonisti assoluti dediti al lavoro e alle semplici “faccende” della vita quotidiana. Fiumi che scorrono, cieli stellati e affascinanti paesaggi naturali costituiscono un’imponente scenografia che rimanda ai tempi lontani, al vero Natale siciliano, vissuto come momento di aggregazione e me raviglia per Gesù che nasce. A tagliare il nastro dell’esposizione sono stati Maria Dolores Navarro, delegata del sindaco di Madrid, Pier Giorgio Sacco, consigliere dell’Ambasciata italiana a Madrid, Antonio Belcuore, Commissario dell’Apt di Catania e Giuseppe Cutuli e Fabio Roccuzzo, vice presidenti del Consiglio provinciale catanese. Il presepio siciliano è stato inserito nel calendario ufficiale delle manifestazioni che la capitale spagnola organizza ogni anno per le festività natalizie ed in un itinerario che pubblicizza i sette più importanti presepi della città, tra i quali, tra l’altro, è l’unico straniero.

Ma questa non è stata l’unica iniziativa per valorizzare la provincia di Catania in terra madrilena. In contemporanea, sempre nello stesso centro, si è svolto un interessante e partecipato Work Shop tra diversi artigiani e imprenditori catanesi e i “buyers”, cioè i più importanti operatori turistici spagnoli. Un’occasione per confrontarsi con un mercato, quello ispanico, che da qualche tempo fa registrare un crescente interesse per l’Italia e per la Sicilia in particolare.

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