[oblo_image id=”1″]Andarsene soli per qualcuno è una colpa, per altri è un dispiacere, ma per Mariangela Melato è una scelta, una scelta che almeno una volta nella vita tutti dovrebbero avere il coraggio di intraprendere. In Sola me ne vo l’attrice racconta la sua scelta, proprio perchè quando si è soli si può parlare di sé calando la maschera; sul palcoscenico la Melato racconta se stessa, il suo essere attrice, il suo essere donna che vive la quotidianità con fantasia, immaginazione e la grande ironia che la contraddistingue.

Sola quindi Mariangela Melato racconta la vita cantadoci e ballandoci sopra, e il palco si trasforma in un grande specchio, che molto ricorda quello dei camerini dove proprio gli attori si guardano prima dello spettacolo. In questo specchio l’attrice è completamente immersa, diventando figura reale e allo stesso tempo immagine riflessa che è restituita al pubblico con estrema freschezza e limpidità.

I primi ruoli, il cappotto confezinatole dalla mamma, l’incontro con l’arte passano come immagini veloci, esilaranti flash di memoria che divertono e allo stesso tempo coinvolgono. Perchè proprio questo è l’intento di uno spettacolo rappresentato come se si dovesse ancora andare in scena, una chiacchierata prima del debutto: gli spettatori alla fine dovranno poter dire di “essere stati dalla Melato”.

“Sola me ne vo…”
di: Cerami, Cassini, Melato, Solari

regia: Giampiero Solari
con: Mariangela Melato

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