cervSi sente il bisogno di riscoprire tutto il fascino della lentezza, soprattutto quando fare le cose adagio fa rima col farle bene. Proprio questa bistrattata virtù, il rispetto della natura e del mondo in cui viviamo saranno i temi che animeranno l’incontro tra due grandi che hanno dedicato la loro vita alla diffusione di valori come dignità e lavoro. Carlo Petrini, presidente di Slow Food, e il romanziere cileno Luis Sepùlveda si incroceranno per la prima volta il 22 novembre prossimo nella bellissima cornice pollentina. Appuntamento quindi alle ore 12 presso l’Aula Magna dell’Università di Scienze Gastronomiche (piazza Vittorio Emanuele 9, Pollenzo), ingresso libero sino a esaurimento posti.

Sullo sfondo dell’incontro i loro due nuovi libri.

Petrini ha appena pubblicato Cibo e libertà – Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione, edito da Giunti e Slow Food Editore, nel quale ripercorre, attraverso molteplici storie che valorizzano il lavoro dei piccoli contadini, le produzioni tradizionali, l’educazione alla qualità del cibo sotto la bandiera del “buono, pulito e giusto”, fino a giungere alla “gastronomia liberata”, la strada necessaria per riconciliare gli esseri umani alla Terra e affrancarli da fame e malnutrizione

Dal canto suo, Luis Sepùlveda, dopo il successo mondiale di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, torna al mondo delle favole con Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, edito da Guanda.

L’incontro è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di conferenze che hanno visto protagonisti, all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, personaggi di caratura internazionale quali lo chef catalano Ferran Adrià e il musicista brasiliano, nonché ex ministro della Cultura del governo Lula, Gilberto Gil.

 

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