La gastronomia dell’Umbria è un’autentica espressione culturale capace di caratterizzare l’identità della regione, specialmente quando si assaggiano gli squisiti prodotti tipici del territorio. È bene avvicinarsi a questa regione per conoscere le molteplici specialità locali. L’Umbria, nonostante le modeste dimensioni geografiche, possiede un grande patrimonio di prelibatezze singolari di ottima qualità, a dimostrazione delle potenzialità dei terreni e dell’abilità degli artigiani della filiera agroalimentare. La peculiarità della gastronomia dell’Umbria è abbastanza semplice, magari un po’ saporita, ma fortemente collegata ai prodotti della terra e della cacciagione. Questa caratteristica si riscontra nei piatti tipici della regione, specie quando si visitano i luoghi classici, dove la gastronomia è capace di raddoppiare l’intensità della bellezza del patrimonio artistico. Mangiare una succulenta specialità del luogo agevola la memoria a ricordare la cultura della regione visitata, compreso il ricordo del buon piatto tipico.
È una cucina prettamente genuina, spesso influenzata culturalmente dalle tradizioni provenienti dalle regioni confinanti, sempre sapientemente condita ed esaltata dall’olio e dalle erbe aromatiche. Il segreto è contenuto nella giusta dose capace di valorizzare i sapori di una gastronomia che affonda le radici nella cultura del territorio. È bene conoscere le storiche tradizioni della gastronomia dell’Umbria, al fine di comprendere alcune declinazioni dei piatti tipici. Una delle tradizioni umbre per eccellenza è quella dell’allevamento dei suini e della lavorazione delle loro carni, attività nella quale è assoluta protagonista la città di Norcia, famosa per le sue produzioni di alto livello culinario. Il maiale utilizzato è quello nero, storicamente allevato in Umbria.
Questo suino vive allo stato semibrado nutrendosi con cibi naturali, mentre subisce una giusta valorizzazione tramite la realizzazione di un’incredibile quantità di salumi e di preparazioni, chiamate per l’appunto di norcineria. Le terre dell’Umbria sono molto ricche di tartufi, sia bianchi sia neri, i quali rientrano in una grande quantità di primi piatti come condimento principale. I tartufi si trovano nel risotto alla norcina o negli strangozzi, la pasta lavorata soltanto con acqua e farina, conosciuta con questo nome nella zona di Montefalco, presente con altri appellativi in tutta l’Umbria. Il tartufo nero è utilizzato per preparare frittate, arrostito in fette di pancetta oppure utilizzato per realizzare gli ottimi formaggi tartufati. La gastronomia dell’Umbria è variegata e gustosa, affascinando il turista durante il suo soggiorno.
Nel territorio del Sagrantino è anche diffusa la coltivazione del farro, spesso realizzata con metodi biologici, cereale utilizzato sia per realizzare farine di prima qualità, sia per preparare zuppe e minestre. Quando passiamo in rassegna i dolci è impensabile dimenticare il pan pepato, la pizza dolce e i diversi cibi a base di cacao, prodotti un po’ in tutta l’Umbria, specialmente a Perugia, conosciuta come città del cioccolato. Sono diversi i prodotti d’eccellenza tutelati adeguatamente dalle Dop e dalle Igp, a ulteriore garanzia e tutela dei consumatori e degli stessi produttori. Tra le Igp troviamo il prosciutto di Norcia, il vitellone bianco dell’Appennino Centrale e la lenticchia di Castelluccio di Norcia, particolarmente tenera e saporita. Le Dop sono rappresentate dai salamini italiani alla cacciatora, dal pecorino toscano e, soprattutto, dall’olio extravergine d’oliva dell’Umbria.
L’olio umbro è un prodotto molto famoso e apprezzato. I produttori, oltre a godere delle migliori condizioni naturali per la coltivazione dell’olio, spesso effettuano il raccolto manualmente e lavorano le olive da subito, ottenendo oli fruttati e dall’acidità contenuta. La Dop è divisa in cinque sottozone: Colli Amerini, Colli di Assisi-Spoleto, Colline del Trasimeno, Colli Orvietani e Colli Martani. È importante ricordare che la sottozona dei Colli Martani comprende gli uliveti del territorio di Montefalco.